“Strutture edili esterne fatiscenti, pilastri in cemento con ferro arrugginito, crepe sui muri, umidità consistente con penetrazioni di acqua piovana in molti alloggi, servizio elettrico precario, ascensori installati e mai attivati malgrado la presenza di un invalido costretto a patire (per questo motivo) un’ulteriore limitazione negli spostamenti da casa”.
Questa la “fotografia” scattata dalla Casa della sinistra di Belpasso (che nei giorni scorsi ha protocollato un esposto in municipio) sulla condizione degli alloggi popolari di via Giovanni Paolo II – gestiti dal Comune – in cui vivono 20 famiglie, circa 60 persone, le quali, in questi anni, secondo i firmatari dell’esposto, “non hanno mai visto interventi manutentivi necessari e basilari”, malgrado “i presunti impegni di spesa dell’amministrazione Motta, evidentemente impegnata – secondo il comunicato – ‘a fare altro’, e malgrado le circolari regionali che dichiarano l’erogazione di contributi economici destinate a ‘manutenzioni straordinarie’ in realtà mai avvenute”.
Una denuncia pesante per “un racconto tristissimo, del quale ci facciamo carico”, scrive la Casa della Sinistra, perché la vicenda delle case popolari di via Giovanni Paolo II “non è storia di oggi”. Essa risale a qualche decennio fa, epoca in cui “questi alloggi di Edilizia residenziale pubblica (Erp), di proprietà e competenza del Comune di Belpasso, furono assegnati”.
“Nonostante le numerose segnalazioni – prosegue la denuncia – e il costante impegno democratico da parte di chi vive quotidianamente abbandonato dalle istituzioni, registriamo solo un susseguirsi di problemi irrisolti e di questioni rimandate”.
Ecco perché la Casa della sinistra dice di farsi “portavoce di un percorso di lotta sociale, in quanto non debbono esistere Cittadini di Serie A e Cittadini di Serie B”, e chiede a chiare lettere “all’amministrazione guidata dal Sindaco Daniele Motta una risposta immediata per far fronte ad un drammatico stato di cose”.
“Vogliamo sapere – incalza il movimento – cosa intende fare l’Amministrazione comunale” in merito a questo problema, dato che “da troppi anni i cittadini residenti” in queste strutture “attendono delle risposte concrete”. Non da una, ma da tre Amministrazioni – sottolineano i denuncianti – che si sono susseguite nel corso degli anni. “Con tre sindaci differenti (Papale, Caputo e Motta) – dice ancora l’esposto – , ma con gli enormi problemi che affliggono ancora gli abitanti di questi alloggi e che si perpetuano nell’assoluta indifferenza di chi ci governa”.
“Vogliamo denunciare – seguita la Casa della Sinistra di Belpasso – una situazione che, secondo il nostro punto di vista, prospetta tutte le caratteristiche per essere definita un’emergenza sociale”.
Luciano Mirone
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