A Santa Venerina una della cinque persone contagiate dal coronavirus è guarita. L’annuncio viene dal sindaco Salvatore Greco che lo scrive nella pagina facebook del Comune. Si tratta di una donna della frazione di Linera che ha rappresentato il primo caso di contagio nel paese etneo. “La signora – scrive il primo cittadino – è completamente guarita. Ho parlato con i medici dell’ospedale San Marco che l’hanno dimessa ieri, alle 14, dopo due tamponi negativi. Tra le tante incombenze di questi giorni, la più bella è stata quella di organizzare il viaggio di rientro a casa della signora: i suoi congiunti infatti sono tutti in quarantena, ed ho chiesto quindi alla Croce Rossa di Acireale di andarla a prendere in ospedale per riaccompagnarla a Linera”.
“Attendiamo ancora l’esito di alcuni tamponi – dice ancora il sindaco – eseguiti su nostri concittadini tra il 18 e la giornata di oggi. Evidentemente i laboratori e i flussi di comunicazione cominciano a soffrire per l’aumentato carico di lavoro. Oggi non registriamo nuovi contagi rispetto ai 5 ormai noti, anche se un nostro concittadino è stato ricoverato con dei sintomi, ma sta meglio e anche di costui attendiamo l’esito del tampone. Altri tamponi sono stati eseguiti oggi e tre mi risultano in programma per domani. Nonostante la trepidazione per l’attesa di questi esiti, abbiamo diverse notizie positive”.
Migliorano intanto le condizioni del dipendente comunale affetto dal virus: “Oggi – prosegue il sindaco – sarà trasferito dalla terapia semi-intensiva al reparto di degenza. Buone notizie anche per gli altri tre positivi conclamati: stanno tutti meglio. Nessuno desta particolari preoccupazioni. E’ un grande respiro di sollievo dopo ore e ore di grande preoccupazione”.
Ma il sindaco non perde l’occasione per raccomandare il rispetto delle norme restrittive volte al contenimento dei contagi: “Le buone notizie – seguita – non devono farci abbassare la guardia, perché dai nostri comportamenti di oggi dipende la situazione che avremo tra una settimana, così come in questi giorni abbiamo pagato il prezzo di una consapevolezza della situazione maturata in ritardo. Per questo vi ribadisco l’invito a non uscire e vi ricordo che le prescrizioni contenute nei decreti e nelle ordinanze regionali vigenti non sono un cortese invito, ma un ordine, il cui mancato rispetto ha pesanti conseguenze penali”.
Non occorre andare a comprare il pane due volte al giorno, per averlo sempre caldo: “Vi assicuro che il pane si può prendere anche per un paio di giorni: ha il suo fascino anche congelato e scongelato, oppure rinnovato un po’ nel microonde o sul braciere. Spero che capiamo tutti e non vogliate costringermi all’emissione di una ordinanza per lasciare aperti alimentari e panifici solo per mezza giornata”.
Rosalba Mazza
Contentezza per coloro che ce la stanno facendo. Vorrei sapere se è stato effettuata una ricerca per risalire alle persone che hanno avuto contatti con chi si è infettato e quindi non solo i parenti prossimi e se gli sono stati fatti i tamponi. Grazie e auguri di cuore di prontissima guarigione.