“Riaprono mercoledì 8 luglio al pubblico l’Area archeologica di Halaesa Arconidea, antica città siculo-greca situata nel territorio del Comune di Tusa in provincia di Messina e l’Antiquarium di Milazzo che si trova in un’ala del ‘Quartiere degli Spagnoli’, realizzato nel XVI secolo a difesa della ‘cittadella fortificata’, oggi rappresentata dall’altura dominata dal Castello”. E’ la notizia fornita oggi dal sito del governo della Sicilia presieduto da Nello Musumeci.

“I due siti – si legge -, propongono una lettura dei dati forniti dalla ricerca archeologica condotta sul territorio della provincia di Messina a testimonianza anche delle culture pre-greche in Sicilia”.

L’apertura è prevista dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 20, con ultimo accesso alle 19. L’ingresso è gratuito. Per consentire il rispetto delle prescrizioni previste dal contenimento dell’emergenza Covid è necessario effettuare la prenotazione on-line attraverso l’App Youline, al sito https://youline.eu/laculturariparte.html.

«Le testimonianze storiche e archeologiche presenti in questi due significativi luoghi della cultura ci consentono di leggere pagine particolarmente pregnanti dello sviluppo storico della Sicilia con testimonianze anche pre-elleniche. Il mio impegno – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà – è quello di favorire la progressiva riapertura dei luoghi della cultura affinché la nostra Isola possa offrire il meglio di sé in termini di valorizzazione della propria storia anche quale attrattiva turistico-culturale».

Nella foto: l’area archeologica di Halaesa Arconidea nei pressi del comune di Tusa (Messina)

Redazione