Gli viene amputata la mano sinistra e viene gravemente ferito all’occhio destro. L’incubo del terrorismo si materializza alle 5,30 del mattino di ieri nel centro storico di Firenze, ma dalle prime indagini si può immaginare che la vicenda riguarda solo l’estremismo di casa nostra.

Un sovrintendente della polizia in servizio nel nucleo artificieri della Questura di Firenze, 39 anni e originario del salernitano, è rimasto gravemente ferito dallo scoppio di un ordigno contenente delle parti metalliche, dotato di un timer collegato con dei fili elettrici e piazzato davanti a una libreria vicina all’organizzazione Casapound, dopo che la pattugli di cui faceva parte ha notato un involucro sospetto. Il pacco è esploso nel momento in cui il poliziotto ne stava esaminando il contenuto. Il militare è stato sottoposto a due interventi chirurgici nel corso della mattinata di ieri: uno alla mano e l’altro all’occhio.

“Il fatto è sicuramente di natura politica – spiegano gli inquirenti all’agenzia giornalistica Adnkronos – in relazione all’obiettivo e alle caratteristiche del manufatto”, posizionato vicino alla libreria.

“Condanno duramente quanto avvenuto stamattina a Firenze: si tratta di un episodio gravissimo e senza alcuna giustificazione. All’agente ferito va la solidarietà mia e dell’intera città”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella. “I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia. Firenze – conclude – è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere”.

Redazione