“Sono in attesa che il Pd e il M5S di Belpasso (Ct), che si oppongono al project financing previsto da questa amministrazione per migliorare le condizioni del cimitero, formulino una proposta alternativa. Sono sempre pronto a cambiare idea, ma se si tratta delle solite proposte, sarò costretto ad agire di conseguenza”.
All’indomani del comunicato dei due partiti che si sono riuniti lo scorso 18 settembre per discutere della “questione cimitero”, il sindaco di Belpasso Daniele Motta dice di “non aver appreso nulla di nuovo”, nel senso che “non mi pare che da questo incontro sia scaturita chissà quale proposta”.
Signor sindaco, secondo il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle di Belpasso, la finanza di progetto (finalizzata alla gestione privata del cimitero) da voi voluta, è stata bloccata nel 2019 dall’Ufficio regionale gare (Urega) di Palermo per “documentazione insufficiente”, e rispedita al mittente affinché possa essere rimodulata.
“Quello dell’Urega è un atto dovuto: in realtà si tratta di una bozza di progetto che l’Amministrazione ha trasmesso a Palermo per ricevere delle indicazioni su come comportarsi. Abbiamo recepito le note e le prescrizioni dell’ufficio e ci stiamo regolando di conseguenza”.
Intanto però è passato oltre un anno.
“Stiamo cercando di elaborare il progetto nel migliore dei modi. Bisogna tenere conto del carico di lavoro che ogni giorno un sindaco e una giunta sono costretti ad espletare. Credo che si tratti di tempi tecnici che rientrano nella normalità di un’Amministrazione”.
Nel frattempo la condizione del cimitero resta di “assoluta emergenza”, come lei ha detto più volte.
“Lo ribadisco. La struttura è carente soprattutto di loculi. Il bilancio 2020 prevede una gara d’appalto per la realizzazione di 250 loculi. Contemporaneamente resta in piedi il progect financing su cui l’ufficio tecnico sta lavorando costantemente”.
Perché, secondo lei, la proposta formulata dal Pd e dal M5S di continuare la gestione comunale del cimitero – come succede da sempre – non va bene?
“I fatti lo dimostrano. La gestione comunale ha prodotto un’emergenza senza fine che potrebbe avere conseguenze imprevedibili. Da questa situazione intendo uscire ad ogni costo. Attendo proposte”.
Luciano Mirone
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