“Buonasera Sindaco, mia figlia è un’alunna della classe dove insegna la prof risultata positiva al covid. Noi genitori, siamo venuti a conoscenza di tale notizia venerdì sera. Fino ad adesso non abbiamo avuto nessuna comunicazione da parte di nessuno (Asp/dirigente scolastico). Noi genitori abbiamo deciso di non mandare i nostri figli a scuola. Cosa aspetta lei, caro primo cittadino, a chiudere e soprattutto sanificare l’ edificio scolastico?! Attendiamo suoi chiarimenti”.

Il post pubblicato ieri sera (domenica 11 ottobre 2020) nella pagina del sindaco di Belpasso (Catania) Daniele Motta, è di Francesco Alberti, l’istituto al quale quest’ultimo fa riferimento è la scuola media Nino Martoglio, dove, secondo la testimonianza di questo genitore (che sostiene di avere appreso la notizia venerdì sera), una insegnante sarebbe risultata positiva al Covid-19.

Dalla successione dei commenti si deduce che Motta non risponde subito. Può darsi che non abbia letto immediatamente il post, oppure che abbia cercato di prendere tempo per comprendere il da farsi. In ogni caso, la sua situazione è difficile ed è simile a quella di tutti gli altri sindaci italiani (diciamo del mondo) alle prese con un problema molto complesso, sia perché è nuovo, sia perché il primo cittadino di Belpasso (e assieme a lui i dirigenti scolastici) deve attenersi scrupolosamente ai Protocolli imposti dal Governo. I quali stabiliscono, fra l’altro, che il sindaco deve ufficializzare la positività al Covid-19 di un cittadino solo “dopo” aver ricevuto comunicazione da parte dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp). Non solo: le regole – secondo quanto ci ha confermato lo stesso Motta in una recente intervista – stabiliscono che se ad ammalarsi è un alunno, la relativa classe va chiusa. Se ad essere contagiata è un’insegnante, rimane aperta.

Per questa ragione informiamo i lettori che la finalità di questo articolo non è quella di fare del sensazionalismo o di addossare determinate responsabilità a una Amministrazione comunale, ma di guardare il fenomeno da diverse angolazioni: quella dei genitori (giustamente preoccupati per la salute dei loro figli) e quella delle istituzioni (che devono attenersi a delle regole imposte dall’alto, regole che comunque scaturiscono dallo studio di esperti in materia).

Riteniamo quindi che questa striscia di interventi, estrapolata da Facebook, possa offrire uno spaccato delle preoccupazioni, delle contraddizioni, delle paure, delle vulnerabilità di una società che improvvisamente deve affrontare un problema enorme come questo. Ne proponiamo una sintesi fedele, senza alcun commento da parte del cronista.

FrancaePeppe Cannavò: “Noi mamme siamo in confusione più totale, farsi tante domande e non ricevere risposte da nessuno! Anche se non è nella classe di mio figlio l istituto rimane sempre quello VOGLIAMO LA SANIFICAZIONE!”.

Daniela D’Agati: “Il noto virologo Bassetti ha appena detto su canale 5,che il 95% di chi contrae il covid è asintomatico e con sintomi lievi,che grazie ai farmaci e alle cure oggi chi finisce in ospedale guarisce e che quindi la letalità del virus è dello 0%!!!!”.

FrancaePeppe Cannavò: “Siamo in DOVERE di sapere stiamo parlando dei NOSTRI figli xke tutto questo silenzio?”.

Simona Rita Asero: “Contattate l ASP il sindaco esegue le direttive dell ASP”.

Gina Distefano: “LA SCUOLA COMUNQUE VA SANIFICATA….!!!!!! Non si può fare finta di niente così..!”.

FrancaePeppe Cannavò: “VOGLIAMO LA SANIFICAZIONE!”

Maria Ensabella: “Sindaco abbiamo bisogno di sicurezze …..non capisco questo silenzio…noi genitori dovremmo essere informati subito a notizia certa ….ora presumo si faccia la sanificazione ?come e stata fatta al comune e alla posta ….aspettiamo risposta sua”.

FrancaePeppe Cannavò: “ecco infatti com’è stata fatta al comune e alla posta è giusto che si faccia a scuola”.

Maria Ensabella: “in tutto ciò anke la preside doveva dare notizia ma nnt …..”.

Tempesta Vanessa: “Scusate ma chi è la prof in questione ?mia figlia è in prima media”.

Lu Lu: “Mio figlio frequenta la prima media e come ho scritto altre volte per lui è un rischio .come dovrei comportarmi al riguardo, nn sapendo nemmeno chi è e in che classi è stata?”.

Dopo questi interventi, prende la parola il sindaco: “Buonasera a tutti, fino a stasera non ho alcuna comunicazione dell’ASP di un contagio a scuola. Qualora un insegnante dovesse risultare positivo l’ASP stessa traccerà la catena dei contatti e prenderà i provvedimenti previsti. Anticipo col dire che se ci fosse un insegnante positivo di certo la scuola non verrà chiusa, noi comunque come comune faremo la nostra parte come sono certo che anche la dirigente, sempre attenta, farà la sua. Capisco le vostre preoccupazioni, vi assicuro che non c’è alcun atteggiamento omertoso ma le istituzioni si devono muovere solo su dati ufficiali e confermati. Poi resta nella discrezione di ognuno di voi se mandare o meno il proprio figlio a scuola. Appena avrò notizie le comunicherò tempestivamente”.

FrancaePeppe Cannavò: “Quindi aspettando l ASP domani rientreranno tutti a scuola,visto e considerato che nel.post c è scritto che non.hanno ricevuto nessuna comunicazione a riguardo!”.

Francesco Alberti: “noi chiediamo soltanto la sanificazione dell’edificio. Abbiamo avuto conferma di positività dalla prof in questione”.

Daniele Motta: “la sanificazione si farà periodicamente e a prescindere se ci sono contagi o meno. Ripeto appena avrò notizie ufficiali interverrò”.

Francesco Alberti: “e quindi i ragazzi rimangono a casa finché non si hanno notizie. La salute dei nostri figli vale più di una notizia ufficiale”.

Francesca Floresta: “sarebbe più giusto far restare i ragazzi a casa in attesa del da farsi. e se un insegnante positiva o un ragazzo , che si fa ?? La scuola resta aperta ?? Qui si rischia la quarantena e si perde il lavoro”.

Agata Grasso:  “Quindi nel dubbio nn si fa nulla e aspettiamo semmai nuovi condagi??”.

Astrid Grafin Von Handenberg: “Ma se all’Asp non risultano insegnanti positivi, io mi domando dove e come possano fiorire simili notizie. Poiché i tempi sono quelli che sono, bisogna stare attentissimi prima di diffondere qualsiasi venticello. D’altro canto, non mi pare che le misure da protocollo, per i casi appurati, siano superficiali. Io credo che se le autorità civili e scolastiche non si siano ancora mosse forse non c’è certezza della notizia… O almeno lo spero tanto”.

FrancaePeppe Cannavò: “in pratica si aspettano comunicazioni da.parte dell ASP,nel mentre tutte le persone che possono aver avuto contatti con questa persona sono a scuola perché non hanno avuto comunicazioni da parte di nessuno”.

Astrid Grafin Von Handenberg: “Mi aspettavo che almeno l’Asp dopo 3 gg ne sapesse qualcosa, prima di mandare centinaia di persone allo sbaraglio. O chiedo troppo?”.

FrancaePeppe Cannavò: “tutto si è già saputo venerdì sera,e a oggi non hanno nessuna comunicazione a riguardo,tant è che gli stessi genitori della classe interessata per voler proprio non hanno mandato i ragazzi a scuola (almeno spero)tutto ciò è surreale…ASSURDO”.

Maria Maugeri: “Ma basta avete iniziato con gli allarmismi!?!? Ma per i genitori che hanno paura di mandare i bambini a scuola ..siete liberi di tenerli a casa ! Ma cerchiamo di vivere sereni. Grazie Daniele Motta”.

Nella foto: un’immagine di archivio

Luciano Mirone