Caro Giovanni, oggi hai scritto su Facebook di esserti sottoposto a due tamponi, il cui esito (del secondo, poiché il primo era stato negativo) è risultato “positivo”, anche se hai aggiunto di essere “fortunatamente, quasi totalmente asintomatico”. Dopodiché, per coerenza (dato che sei stato sempre favorevole a divulgare notizie di questo genere), la prima cosa che hai fatto è stata quella di metterti sui Social è informare la gente, soprattutto quella che nei ultimi tempi è stata a contatto con te.
Il tuo gesto di chiarezza ti fa onore, ed io, pur continuando a rispettare (come fai tu) chi ritiene di mantenere riservato il proprio contagio o quello dei familiari più prossimi, lo apprezzo tanto.
Mi auguro che la tua lealtà nei confronti degli altri sia da esempio ai giovani come te (hai appena venticinque anni) e ai meno giovani, specialmente in un momento in cui il “tracciamento del contagio” sembra sfuggito di mano alle Autorità sanitarie e alla politica, che non si aspettavano questa seconda ondata (anzi più che un’ondata, uno tsunami) e il fallimento quasi totale dell’App Immuni, che avrebbe dovuto avvertire gli utenti, anche asintomatici, di avere avuto almeno un’esposizione a rischio.
Caro Giovanni, scusa la retorica ma voglio dirti – io che porto il tuo stesso cognome – che sono orgoglioso di questa scelta e di quello che mi hai scritto poc’anzi su wa. Alla mia domanda, “perché sei contrario a tenere segrete queste notizie?”, hai risposto: “Perché penso che in un periodo del genere sia necessario avere un atteggiamento collaborativo”. Una risposta conforme alla tua vita basata sul rispetto umano, sulla solidarietà, sul senso civico e sul Bene comune.
Poi ti ho chiamato ed ho sentito il solito Giovanni, ironico, pimpante e ottimista. Tranquillo, andrà tutto bene. Un augurio che estendo a tua mamma, a tuo padre e a tuo fratello, che attualmente sono in quarantena come te, a casa. Un abbraccio. Lo zio.
Luciano Mirone
Davvero una bella lezione da parte di questi giovani che alla prudenza della privacy contrappongono l’utilità della divulgazione. Oggi Giovanni Mirone, ieri Santi Asero. Complimenti e…che Dio ce la mandi buona…a tutti.