Ammontano a circa 837 mila Euro i debiti fuori bilancio che il Comune di Catania deve coprire per il randagismo, un’emergenza che da alcuni anni affligge la città. Basta leggere l’elenco fornito da Palazzo degli Elefanti – sede del municipio – per comprendere che la seduta convocata “con procedura d’urgenza” dal presidente Giuseppe Castiglione per domani 29 dicembre alle 19, appare tutt’altro che ingiustificata.
Una santabarbara di numeri che corrispondono alle somme che il Comune deve versare in tempi brevi ad associazioni, centri cinofili, ricoveri per cani randagi, eccetera.
Si comincia con un decreto ingiuntivo “per il pagamento in favore dell’Associazione Lida di San Cataldo (Caltanissetta)per custodia e mantenimento in vita nel rifugio ricovero dei cani randagi intercettatti nel territorio” per il periodo 2019-2020. Somma da versare: 276 mila.
Si passa al decreto ingiuntivo definitivamente esecutivo “per il pagamento in favore della società Centro cinofilo La Porziuncola” di somme dovute per il “Servizio di custodia e mantenimento in vita nel rifugio ricovero di cani randagi intercettati in territorio comunale”. Somma da versare: 65 mila 500 Euro.
Stessa cosa riguarda il pagamento in favore della società Arca di Noè (277 mila Euro), l’associazione “Il rifugio di Concetta” (600 mila Euro), l’“Associazione cinofila amatoriale etnea” (quasi 7 mila Euro), l’Associazione Lida di San Cataldo (97 mila 500 Euro), e l’Arca di Noè (114 mila Euro).
Una cifra, quella che il Comune etneo è chiamato a versare, che riguarda il biennio 2019-2020, anche se il 2020 appare preminente rispetto al 2019.
Barbara Contrafatto
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