Non accenna a diminuire la curva dei contagi Covid in Sicilia mentre per quanto riguarda la campagna vaccinale, dopo il successo dell’Open day lanciato dalla Regione con oltre 26mila dosi di AstraZeneca somministrate nel fine settimana, oggi si è avuto un effetto rimbalzo con gli hub quasi deserti. Il numero di nuovi positivi, secondo il report quotidiano del Ministero, è sostanzialmente stabile rispetto a ieri: 1.148 casi su 25.779 tamponi processati, con una incidenza che scende al 4,4%.
La Regione passa però dal secondo al quarto posto per numero di contagi giornalieri, dietro Campania, Lombardia e Puglia. I morti tornano a salire: 36 nelle ultime 24 ore per un totale di 5.208 vittime dall’inizio della pandemia. Scende invece sotto quota 25 mila il numero degli attuali positivi, con un decremento di quasi 1500 casi grazie agli oltre 2.500 guariti. Sempre sotto la soglia di saturazione la situazione dei ricoveri negli ospedali: 1.435, tre in meno rispetto a ieri, dei quali 180 nelle terapie intensive, quattro in più.
La distribuzione territoriale vede ancora una volta il maggior numero di casi (431) nella provincia di Palermo che con questa situazione rischia di restare in zona rossa. Intanto stamane l’hub della Fiera del Mediterraneo di Palermo oggi è rimasto praticamente deserto. Pochissime le persone che oggi si sono recate nel centro vaccinale. I presenti hanno atteso pochissimi minuti per la dose di Pfizer.
“La verità è che si è innescata la psicosi da AstraZeneca dopo che in Sicilia si sono registrate alcune morti sospette a causa delle trombosi” spiega Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento regionale per la pianificazione strategica e dirigente generale ad interim del dipartimento regionale delle attività sanitarie e dell’osservatorio epidemiologico. Una paura che nei giorni precedenti sembrava essere stata definitivamente superata con il boom di somministrazioni legate alla possibilità di vaccinarsi senza prenotazione, ma che evidentemente continua a serpeggiare.
Nelle isole minori siciliane infine, dopo la querelle dei giorni scorsi con il governatore emiliano Bonaccini sul modello covid free, si pensa già alla prossima stagione turistica. A Lipari si ipotizza la creazione di un hub vaccinale all’ospedale o al palacongressi in modo da permettere anche a chi viene in vacanza alle isole Eolie, dietro prenotazione, di poter effettuare la vaccinazione. Non mancano tuttavia i problemi, come sottolinea il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello: “L’Usca – spiega – non fa i tamponi a chi arriva nelle Pelagie. Mi dicono che i sanitari sono pochi. Così la mia ordinanza per Lampedusa che è zona rossa (cinque giorni di quarantena e poi tampone rapido oppure tampone molecolare subito) non serve a nulla. Ma se entro oggi non si risolve il problema presenterò un esposto alla procura”.
Ansa
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