“Proporremo agli alleati il nome di Gianfranco Miccichè come candidato Presidente”. Forza Italia ha deciso il nome da contrapporre all’attuale presidente della giunta regionale della Sicilia, Nello Musumeci per le prossime elezioni regionali che si svolgeranno a novembre. Per usare un termine metaforico, alla fine “tanto tuonò che piovve”. I segnali si avvertivano dalle scorse settimane e i tam tam dal Parlamento siciliano si percepivano anche da lontano.
Messaggi precisi: parlavano di un Musumeci inviso all’interno dello stesso centrodestra, soprattutto dopo la votazione svoltasi all’Assemblea regionale sui “grandi elettori” da mandare a Roma per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: primo Gianfranco Micciché, terzo Nello Musumeci, addirittura dopo l’esponente del centrosinistra, un centrosinistra che all’Ars è minoranza. Un messaggio preciso per dire:all’interno della coalizione, il leader non è l’attuale Presidente della Giunta, ma il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana (Ars).
La frattura si è acuita dopo quella votazione, con delle dichiarazioni al curaro dello stesso Musumeci contro i franchi tiratori, definiti “vili” e “scappati di casa”.
“La misura è colma”, è stata la risposta di quella parte del centrodestra che si riconosce in Micciché. Le successive bordate del “fuoco amico”, partite soprattutto da Forza Italia contro il capo dell’esecutivo e dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, ne sono la dimostrazione lampante.
“Si è appena conclusa a Palazzo dei Normanni – recita la nota del gruppo di Forza Italia all’Ars – una riunione indetta dai vertici regionali di Forza Italia e, alla presenza della deputazione nazionale, è stata formalmente proposta per le prossime elezioni regionali, la candidatura a Governatore dell’on. Gianfranco Micciché. La stessa sarà formulata a tutti gli alleati”.
“Il presidente Miccichè – si legge ancora – ha accolto la proposta, riservandosi di decidere soltanto dopo aver sentito il presidente Renato Schifani (che con pochi altri era assente alla riunione) e soprattutto il Presidente Silvio Berlusconi”.
Nella foto: il Presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché
Luciano Mirone
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