“Non solo carburo di silicio, ma un incremento nella produzione di silicio”. E’ l’auspicio della federazione provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Catania del capoluogo etneo che (con il suo segretario Angelo Mazzeo) immagina una prospettiva di crescita ulteriore dell’industria della microelettronica e in particolare della multinazionale St microelectronics, che nel capoluogo etneo ha investito molto.
“Ci sono segnali da non sottovalutare – dice Mazzeo -, come ad esempio l’accelerazione dell’attivazione dei contributi europei del programma Chips act, ma anche le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di STMicroelectronic Italia Orio Bellezza, che si vanno a sommare all’enorme richiesta a livello mondiale di dispositivi ad elevata tecnologia ed alla necessità dell’Europa di contrastare lo strapotere del mercato asiatico”.
“Gli indicatori di produttività del comparto – prosegue il sindacalista -, per quanto riguarda Catania, dove abbiamo uno dei siti più importanti di STM, sono assolutamente rilevanti visto che gli impianti della multinazionale anche nel 2020 non si sono fermati e oggi stanno lavorando a pieno regime per la produzione di silicio a 8 pollici”.
“Anche l’area che produce fette a carburo di silicio da 6 pollici – afferma Mazzeo – sta ottenendo risultati superiori alle previsioni pianificate. Nel contempo, nella Zona industriale etnea, stanno procedendo spediti i lavori della nuova fabbrica di substrati a carburo di silicio: lì sarà installata la linea pilota per la realizzazione dell’8 pollici”.
“Il nostro sogno – spiega l’Ugl – , ormai non più nascosto, è quello di poter avere nella nostra città un grande impianto per la fabbricazione di fette di silicio a 12 pollici. Come abbiamo sempre sostenuto, oltre allo spazio fisico dove potere costruire tutte le strutture necessarie (grazie anche alla legge regionale che avrebbe creato le condizioni per l’insediamento di Intel, rendendo appetibili terreni contigui tra loro), ci sono infrastrutture e servizi fortemente legati al contesto industriale della microelettronica. Questi ultimi, in particolare, sono cresciuti nel tempo proprio per via della presenza della STMicroelectronics”.
“Siamo ottimisti – puntualizza il sindacalista dell’Ugl – su un imminente futuro per Catania e provincia, caratterizzato da una robusta presenza dell’industria legata alla microelettronica che, insieme al non indifferente investimento che Enel green power ha già avviato con la Gigafactory, potrà proiettare il territorio verso una nuova era per l’Etna valley”.
“Questo significa sviluppo sia economico che sociale per l’intera Sicilia orientale, che potrebbe dare una speranza a tanti giovani validi (e per fortuna ne abbiamo tanti di poter rimanere qua ed evitare di lasciare la nostra terra in cerca di fortuna. Su questo, come sindacato, siamo sempre pronti a batterci e sostenere appieno ogni occasione di crescita per Catania”.
Redazione
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