E’ guerra sulla spazzatura, alla Regione Sicilia, a sei mesi dalle elezioni, in merito alla “bocciatura” dell’Unione europea del Piano dei rifiuti varato dal Governo Musumeci. L’opposizione parla senza mezzi termini di “stroncatura” da parte di Bruxelles, la maggioranza smentisce e rimanda le accuse al mittente. Frattanto Catania (dove cataste di rifiuti inondano la città) vive una situazione senza precedenti sul piano dell’igiene pubblica. Ma vediamo le varie posizioni che sta assumendo la politica siciliana sull’argomento.
LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE REGIONALE. «Mi stupisce, e non poco, che alcuni deputati regionali del Movimento 5 stelle, sempre attenti alle tematiche del mio assessorato, possano fare dichiarazioni prive di fondamento, per creare apposta allarmismi tra la popolazione. Non è vero che il Piano rifiuti predisposto dalla Regione sia stato bocciato dalla Commissione europea». Lo afferma nel sito della Regione Sicilia l’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri, rispondendo ad alcuni parlamentari del M5S.
«Da mesi – continua l’esponente del governo Musumeci – dialoghiamo con il ministero della Transizione ecologica, che sta facendo le proprie valutazioni in merito. Abbiamo già fatto il primo incontro alcuni mesi fa e a breve ci rivedremo nuovamente”.
“Siamo in una fase assolutamente interlocutoria – aggiunge Baglieri – per elaborare una revisione o integrazione del Piano, così come le altre Regioni italiane. Capisco che la campagna elettorale può creare storture in merito alle vicende politiche, ma così facendo si rischia solamente di confondere i cittadini, che vogliono liberarsi dalla schiavitù delle discariche».
LA POSIZIONE DEL M5S. Pronta la replica del Movimento 5 Stelle che, attraverso il deputato regionale Giampiero Trizzino dice: “Piano dei rifiuti non bocciato? Per la verità questa è la terza volta che succede”.
E poi: “Ci sarebbe piaciuto che anziché provare a vincere il campionato di arrampicata sugli specchi, difendendo l’indifendibile, il governo Musumeci si fosse impegnato a correre ai ripari, ammettendo le enormi lacune del piano rifiuti segnalate dalla Commissione europea, che hanno portato l’istituzione l’Ue a dichiarare il piano ‘non conforme’ alla direttive sull’economia circolare, mancante ‘di una descrizione chiara e dettagliata…delle misure per conseguire gli obiettivi’ e senza ‘una stima dei costi futuri per il sistema dei rifiuti previsto”.
“Se questa non è una bocciatura…”, afferma Trizzino. “Anzi – aggiunge – , questa è la terza bocciatura del piano che arriva dopo quella del ministro Costa nel 2018 e del Cga nel 2021, a conferma che Musumeci e la gestione dei rifiuti sono due rette parallele”.
“Ricordiamo – dice Trizzino – che le nostre ripetute osservazioni su questo disastroso piano risalgono al 2018, in tempi ben lontani dalla campagna elettorale. Se ci avessero ascoltato, probabilmente avremmo un piano rifiuti operativo e tanti problemi in meno. E, soprattutto, i cittadini non rischierebbero di pagare una Tari altissima, sicuramente sproporzionate rispetto ad un servizio di raccolta non all’altezza di un Paese civile”.
LA POSIZIONE DEL PD. Sull’argomento interviene anche il Pd siciliano tramite il segretario regionale Anthony Barbagallo, deputato all’Ars: “Ritorna l’incubo rifiuti in gran parte della Sicilia Orientale. C’è di nuovo il rischio concreto dell’impossibilità di conferimento negli impianti di Lentini. E’ questo il frutto della mancata programmazione da parte della Regione guidata da Musumeci che ha varato un piano rifiuti che non è altro che una scatola vuota”.
“Il risultato – seguita Barbagallo – è che oltre 150 comuni (in provincia di Catania, Messina, Siracusa) dovranno conferire i rifiuti in ordine cronologico di presentazione degli autocompattatori, ma comunque con una capienza ridotta a causa della saturazione della discarica”.
“Che il piano rifiuti fosse farlocco, inadeguato e incompleto – prosegue Barbagallo – lo avevamo detto sia in commissione Ambiente sia all’Ars. Ma abbiamo trovato un governo, guidato da Musumeci, sordo, arrogante e tracotante. E in aula, all’Ars abbiamo votato no. Ora che anche la commissione europea ha detto la sua, è insopportabile sentire l’assessora Baglieri che cerca di arrampicarsi sugli specchi. Una sola cosa è certa: ha ha poche idee ben confuse, così come il governatore”.
LA POSIZIONE DELL’UDC. A replicare a Pd e Cinque Stelle è l’Udc mediante le parole del capogruppo all’Assemblea regionale siciliana Eleonora lo Curto: “Sul Piano rifiuti, alcuni deputati regionale Cinquestelle da un lato fanno i profeti di sventura e dall’altro la propria campagna elettorale”.
“La questione – afferma Lo Curto – è un’altra: il Piano non è stato bocciato dalla Commissione Europea. Ancora una volta i grillini sono bravi solo a mistificare ed a diffondere fake news. Stiano sereni che sui rifiuti la Sicilia, con il governo Musumeci e l’assessora Baglieri, sta facendo ogni sforzo per dare una svolta dopo anni di inerzia e malaffare”.
“La prossima volta – prosegue la capogruppo Udc – , prima di farsi smentire e prendere per bugiardi, i Cinquestelle si attengano alla realtà e magari evitino qualche indebita interferenza in qualche ministero contro la Sicilia. Le verità poi emergono e si finisce per passare come delatori”.
Redazione
Lascia un commento...