L’Assemblea Territoriale Idrica (Ati) di Catania ha accolto la richiesta del Comune di Bronte per continuare a gestire autonomamente il servizio idrico. “Un provvedimento eccezionale e di portata storica”, si legge in una nota del Comune. “La gestione del servizio idrico di tutti gli altri Comuni, infatti, nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Transizione ecologica, dovranno passare alle Ati ed avere carattere territoriale”. Per Bronte, invece, si tratta di un servizio autonomo. Per questo il sindaco Pino Firratello parla di “grande vittoria” e per questo ha convocato una conferenza stampa in cui era visibilmente emozionato.
“Si tratta della vittoria di un popolo – è scritto nel comunicato – che dopo aver patito la sete negli anni 60, con la tipica determinazione e laboriosità dei brontesi, è riuscito a trovare le risorse idriche, fino a diventare oggi modello di gestione che l’Ati ha premiato”.
“Quando – afferma Firrarello – ho capito che rischiavamo di dover passare ad una gestione territoriale, rischiando anche di dover dividere con altri quelle risorse idriche che con fatica negli anni avevamo trovato, mi sono ricordato dell’opera dell’allora giovane prof. Vigneri che, di fronte alla enorme carenza idrica, mi chiese di effettuare degli studi. Mi sono ricordato di padre Aversa che investì soldi suoi pur di trovare l’acqua per i brontesi”.
“Ai tempi – spiega il sindaco – si soffriva veramente la sete. L’acqua era poca e poco salubre. Per questo quando si scavarono i pozzi Ciapparazzo, ci suonò strano dover cedere agli altri Comuni tutta quell’acqua che l’allora Consorzio, sotto i piedi dei brontesi, riusciva ad estrarre”.
“Fu il professore Aureli – seguita il primo cittadino – ad indicarci la contrada Musa, da dove oggi ricaviamo la migliore acqua che l’Etna possa dare. Da allora ad oggi posso dire che siamo passati dall’inferno al paradiso”.
“Il ‘si’ dell’Ati che concede a Bronte, unico Comune della Sicilia orientale e fra i 27 in Italia, la possibilità di continuare la gestione del servizio idrico è una grande vittoria, frutto di un lavoro che comincia 60 anni fa”.
“Aver ottenuto la salvaguardia – dice l’assessore alle Risorse idriche Nunzio Saitta – ci permetterà di ottenere direttamente i finanziamenti del Pnrr e di investire i 4 milioni che abbiamo già ottenuto a beneficio della Città. Ma c’è un aspetto che va sottolineato. Tutti i sindaci dell’Ati, nell’esprimere la votazione, hanno ribadito che il loro voto era a favore di Bronte per riconoscere il grande lavoro del sindaco Pino Firrarello”.
In conferenza stampa, gli aspetti prettamente tecnici della vicenda sono stati espressi dal segretario comunale, dott. Giuseppe Bartorilla, dai dirigenti dell’Ufficio tecnico ing. Salvatore Caudullo e del geometra Nino Saitta e dall’avvocato Antonella Cordaro, con il vice sindaco Antonio Leanza ed il consigliere Vincenzo Sanfilippo pronti a sottolineare la “portata storica” dell’evento.
“Per amministrare bene – ha concluso Firrarello – ci vuole amore e passione. Noi stiamo ponendo le basi per la crescita di questa Comunità. Stiamo realizzando un lavoro fuori dal comune. Ne beneficeranno – ha concluso – le future generazioni”.
Nella foto: la conferenza stampa di ieri sera nella quale il sindaco di Bronte (Catania) Pino Firrarello ha comunicato ai cittadini che la gestione del servizio idrico resterà autonoma
Redazione
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