Cerca di smaltire illecitamente “ingenti quantità di rifiuti” sul ciglio della strada (come ormai consuetudine), con l’aggravante che uno dei complici fa in modo di bruciarli. Insomma, a Paternò (Catania), la spazzatura si produce, si smaltisce e si incenerisce “a chilometro zero” (un reato nel reato), con gravi danni per l’ambiente, per gli animali, per gli esseri umani. Meno male che l’operazione è stata prontamente bloccata dal Carabinieri del Radiomobile della locale Compagnia, che hanno deferito in stato di libertà per “combustione illecita di rifiuti” un pregiudicato 56enne del posto.
Al riguardo i militari, durante un servizio di prevenzione a “largo raggio”, volto a contrastare in particolare i reati ambientali, nel transitare lungo una strada interpoderale in località Tre Fontane di Paternò, hanno notato nell’opposto senso di marcia, un’autovettura che stava trasportando un ingente carico di materiali, seguita a brevissima distanza da uno scooter.
Insospettitisi, i Carabinieri si sono quindi posti sulle loro tracce, sorprendendo i conducenti dei due mezzi dopo alcune centinaia di metri, mentre stavano scaricando numerose bottiglie e scatole di plastica sul ciglio della strada. In particolare, gettati i rifiuti, l’automobile si era immediatamente allontanata, mentre il soggetto sul ciclomotore era rimasto sul posto, dando fuoco al materiale di risulta con il proprio accendino.
Prontamente bloccato dai Carabinieri, che con gli estintori in dotazione sono riusciti ad estinguere l’incendio, è emerso come l’uomo stesse tentando di smaltire in maniera illecita la spazzatura proveniente dalla sua macelleria.
Nella foto: lo spazio adibito a discarica abusiva e (nel riquadro) il tentativo di incendio dei rifiuti
Redazione
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