“La politica siciliana non riesce a rimanere impermeabile e distante dalla frequentazione di ambienti mafiosi e criminogeni”. La Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro lancia questo proclama attraverso il comunicato stampa di Mario Coppa, vice commissario regionale del partito.
“In Sicilia – dice Coppa – i partiti, prestando silenzio ad ogni fatto di cronaca giudiziaria laddove viene ipotizzato il sostegno di un gruppo verso un candidato, rinvigorisce un sentimento di omertà, paura e silenzio che per primi, prima dei cittadini, prima dei tribunali, dovrebbero invece denunciare e condannare”.
“Chissà – si chiede l’esponente della Dc – quanti candidati non hanno disdegnato chiedere consenso e forza a uomini avvezzi a quel tipo di vicende penali”.
E poi: “Questa terra potrà veramente cambiare corso solo quando maturerà definitivamente, in tutta la classe politica, l’idea che coloro che hanno deturpato questa isola, con il crimine e con il metodo mafioso, non abbiano alcun titolo per determinare l’elezione di un rappresentante al parlamento siciliano. Una sana utopia, per carità”.
“Adesso però – afferma il vice commissario della Dc siciliana – la gara del consenso è terminata, la campagna elettorale è stata fatta ed ognuno – ogni organismo di partito – avrà modo di sapere e conoscere la qualità, oltre la quantità del consenso ottenuto”.
“Serve coraggio per migliorare questa terra – chiosa Crippa – , il ‘far finta di non sapere’ continuerà a irrobustire il processo di decadimento delle nostre istituzioni, contribuendo ad aumentare il partito dei non votanti, anche questa volta il primo in Sicilia”.
Redazione
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