“Il patriarcato miete l’ennesima vittima: Cettina ‘colpevole’ di volere convincere l’amica Anna a lasciare quel marito già imputato per violenze. L’ennesimo femminicidio che sporca di sangue la città di Catania ci impone una riflessione seria e non più rinviabile sul contrasto alla violenza di genere”.

Il Partito democratico di Catania prende posizione sull’ultimo caso di femminicidio che ha commosso tutto il Paese: “Cettina – scrive Maria Grazia Leone, segretaria provinciale del Pd – è la quarta donna ammazzata in questa prima decina del mese, ammazzata per mano del marito di lei, Anna, lì dove l’esercizio del potere di controllo sull’ambiente domestico è tale da trasformare l’amica della moglie, che non la lascia sola e che magari la spinge verso l’autonomia, in una minaccia da eliminare fisicamente”.

Maria Grazia Leone, segretaria provinciale del Partito democratico di Catania

“Anna, invece – prosegue Leone – è sopravvissuta e andrà a popolare un altro elenco infinito, quello dei lavori non portati a termine da coloro che nella stragrande maggioranza dei casi sono familiari, fidanzanti, amanti o mariti, in un paese in cui il femminicidio non fa nemmeno più notizia. E quando diventa notizia, lo fa con una tipologia di racconto talmente tossico da trasformarsi nell’ennesimo sopruso”.

“Bene ha fatto – si legge nel comunicato – la Segretaria Nazionale del PD, Elly Schlein, ad accendere i riflettori su questa silenziosa mattanza lanciando una grande campagna che vede il PD in prima fila. Il fenomeno va inquadrato all’interno di una cornice culturale, l’obiettivo primario deve essere quello di sradicare il patriarcato. E per farlo, serve investire risorse nella formazione e investire nella maniera corretta. L’educazione alle differenze nelle scuole è fondamentale e deve essere affidata a chi ha le competenze adeguate. Alle volontarie, per esempio, dei centri antiviolenza che da anni si occupano quotidianamente della violenza di genere”.

“Schlein – è scritto nella nota – ha fatto un plauso al Governo che ha raccolto molte delle indicazioni emerse dal lavoro della Commissione sul Femminicidio, della scorsa legislatura, cui il PD ha dato un generoso contributo. Mancano però all’appello le risorse necessarie a provvedere alla formazione per gli operatori di giustizia, sanità e forze dell’ordine. Il Pd di Catania si unisce all’appello della segretaria affinché i lavori della commissione parlamentare sul femminicidio proseguano. Anche a livello locale le amministrazioni possono dare un contributo importante: investendo in progetti educativi per le scuole di ogni ordine e grado che educhino al rispetto delle differenze, alla parità di genere e all’affettività, e intercettando fondi a sostegno dei centri antiviolenza e delle case rifugio”.

“Sentiamo un gran parlare di misure repressive che arrivano però sempre a tempo scaduto, a violenza già consumata e lasciano invariata la situazione esistente se non accompagnate da politiche mirate a sradicare la cultura patriarcale nella quale viviamo immersi”.

“Il primo obiettivo – seguita Maria Grazia Leone – per liberare le donne deve essere quello di metterle nelle condizioni di essere autonome dal punto di vista economico. Misure come il congedo paritario e il sostegno agli asili nido vanno proprio in questa direzione: sostenere l’occupazione femminile. Quale sarà la posizione della prima Presidente del Consiglio donna in fatto di congedo paritario? Riuscirà la maggioranza di governo a riconoscere l’importanza storica di una simile misura?”

“E sugli asilo nido – si chiede Leone -, fra i ritardi accumulati dal Ministro Valditara, che ha pubblicato ad agosto, invece che a giugno, la graduatoria con gli interventi finanziati,  la carenza diffusa di tecnici per il Pnrr e la carenza cronica generalizzata di personale di cui disporre all’interno dei Comuni, che lamentano – fra le altre cose – la lentezza della macchina burocratica e denunciano a gran voce i malfunzionamenti del sistema informatico ReGis che documenta i progetti del Pnrr, riuscirà l’Italia a raggiungere l’obiettivo prefissato, entro il 30 giugno?”.

“Questa è la scadenza – conclude la segretaria provinciale del Pd – per potere impiegare 16 miliardi di euro: aggiudicare entro il 30 giugno i lavori per costruire 1857 asili e 333 scuole materne entro il 2026, per garantire alle famiglie italiane strutture dove educare e fare crescer i bambini, per un totale di 264.480 nuovi posti. Perdere questa opportunità avrebbe la dimensione della tragedia, per le donne, per i bambini, per le famiglie e per trasformazione culturale di questo Paese”.

Redazione