“L’incendio dell’aeroporto di Catania arreca grave danno non solo economico, quantificabile probabilmente in milioni di euro, ma anche e soprattutto in termini di immagine per un’intera regione nel pieno della stagione estiva, con migliaia di passeggeri in transito. Ad accertare le responsabilità sarà ovviamente la magistratura, ma la politica ha l’obbligo di valutare eventuali responsabilità gestionali considerando le ricostruzioni della disorganizzata concitazione riportata dagli organi di stampa”. 

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano, vice presidente della Commissione Trasporti all’ARS, a proposito dell’incendio dello scalo aeroportuale catanese. 

“Leggere sui giornali – spiega Marano – il racconto dei dipendenti sulla gestione della crisi è raccapricciante. Stando alle testimonianze infatti parrebbe che durante il rogo non si siano attivati gli impianti antincendio di spegnimento automatico, non si siano attivate le sirene e ancora non sia partito un sistema di amplificazione per guidare i passeggeri o gli stessi dipendenti a gestire la sicurezza e l’evacuazione”.

“Inoltre – dice la deputata 5S – la gestione dell’emergenza si sta rivelando alquanto inefficiente. Lasciano infatti basiti le dichiarazioni della GESAP, società che gestisce l’aeroporto di Palermo, che ha annunciato di non voler ricevere voli ex Catania, nelle giornate che vanno dal venerdì alla domenica. Tutto questo nasce dal fatto che non si vuole perseguire la strada di una gestione comune di tutti gli scali aeroportuali così come noi proponiamo da anni. A questo punto SAC, GESAP e Regione Siciliana diano risposte immediate”.

Nella foto: un’immagine del rogo che ha distrutto parte dell’aeroporto di Catania

Redazione