“È di pochi giorni fa l’ennesimo caso di malasanità di Lampedusa: una giovane donna ha perso il figlio che portava in grembo all’ottavo mese di gravidanza per cause da accertare e che potrebbero essere legate al ritardo nella diagnosi o nel soccorso. Chiedo di convocare al più presto una seduta straordinaria del Consiglio comunale alla presenza del Prefetto di Agrigento, dei rappresentanti della Regione Siciliana, dell’Asp e di ogni altro organo istituzionale competente in materia”.

Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa, che esprime cordoglio e vicinanza alla donna lampedusana ed ai suoi familiari per la drammatica perdita del figlio a poche settimane dalla nascita.

“Ancora una volta – aggiunge Martello – i miei concittadini pagano il prezzo delle croniche disfunzioni di un assurdo sistema sanitario che vede le isole delle Pelagie abbandonate dalle istituzioni e tenute in considerazione solo quando c’è da fare passerella per ministri e sottosegretari che vengono in gita, proclamano soluzioni mirabolanti per il fenomeno dell’immigrazione e dimenticano che la priorità dovrebbe essere la tutela della salute di tutti”.

“Sull’isola di Lampedusa – dice Martello – da oltre trent’anni c’è solamente un poliambulatorio che risulta del tutto inadeguato alle esigenze della comunità, nel quale si riesce a fare malamente attività di primo soccorso per poi avviare a terraferma i pazienti con patologie anche di secondaria importanza. Chi si ammala a Lampedusa, ed ancor peggio a Linosa, non può che programmare un viaggio a Palermo affrontando innumerevoli disagi e spese”.

“Non si comprende – incalza il rappresentante dell’opposizione – per quale ragione Lampedusa e Linosa siano considerate un pezzo di Italia di ‘serie C’ nel quale il diritto alla salute costituzionalmente garantito è invece dimenticato dalle istituzioni che si occupano di questa terra di frontiera solamente quando c’è da fare show sui mass media e quando bisogna raccogliere consensi elettorali”.

“Negli anni scorsi, quando ero sindaco – prosegue Martello – insieme con l’allora presidente della Regione Nello Musumeci avevamo avviato le procedure per la realizzazione di un ospedale a Lampedusa. Questo percorso prevedeva che l’Asp di Palermo progettasse la struttura ed erano già stati individuati i fondi per la realizzazione: perché questo progetto è finito in un cassetto e non è stato portato avanti?”.

“La tragedia che ha colpito la nostra concittadina – denuncia l’ex sindaco -, componente del Consiglio comunale, dovrebbe scuotere le coscienze ed agitare gli intelletti ed invece si registra un mortificante silenzio, perfino da parte dell’attuale sindaco”.

Ci aspettiamo – conclude Martello – che venga aperta una indagine giudiziaria per accertare se, al di là delle eventuali responsabilità penali addebitabili al singolo medico, vi sia un più ampio fenomeno che coinvolge possibili mancati interventi da parte della Regione siciliana, dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo e di altri organismi ed istituzioni che avrebbero dovuto agire per evitare simili casi di malasanità, e non lo hanno fatto”.

Su questa vicenda Martello ha inviato una lettera-esposto al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa, al presidente della Regione Siciliana, all’assessore regionale alla Salute, al ministro della Salute, al Prefetto di Agrigento, al procuratore della Repubblica di Agrigento ed a quello di Palermo.

Redazione