“La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso. E’ in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche. La città di Bologna, sin dai primi minuti dopo l’attentato, ha mostrato i valori di civiltà che la animano. E con Bologna e l’Emilia-Romagna, l’intera Repubblica avverte la responsabilità di difendere sempre e rafforzare i principi costituzionali di libertà e democrazia che hanno fatto dell’Italia un grande Paese”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della strage di Bologna.
“L’Italia ha saputo respingere gli eversori assassini, i loro complici, i cinici registi occulti che coltivavano il disegno di far crescere tensione e paura. E’ servita la mobilitazione dell’opinione pubblica. E’ servito l’impegno delle istituzioni. La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’anniversario della strage di Bologna.
“Come fate a dire che la strage è di destra quando tutti i vari partiti di governo hanno firmato una richiesta di una commissione per vedere l’interessamento estero sulle stragi?” Lo ha domandato il presidente dell’associazione delle vittime della Strage del 2 agosto 1980 Paolo Bolognesi, intervenendo nel cortile di Palazzo D’Accursio e rivolgendosi al ministro Matteo Piantedosi. “Cercate di mettervi d’accordo come governo. Quando noi siamo qua, vogliamo parole chiare, la smettano di fare cose che non hanno niente a che fare con la verità, i processi vengano fatti nei tribunali”, ha aggiunto.
Nella foto: la strage di Bologna del 2 agosto 1980
Ansa
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