“Abbiate il coraggio di fare il primo passo. Costruite la vostra vita lì dove la mafia vuole portare caos e disordine. La nostra terra di Sicilia è ricca di bellezza e opportunità”. Così mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, si è espresso alla vigilia di Tutti i Santi, davanti a tanti giovani della diocesi, invitati a partecipare alla veglia che si è tenuta a Giarre nella parrocchia di Sant’Isidoro agricola, organizzata dalla pastorale giovanile diocesana.

Una delegazioni dei 600 giovani che hanno partecipato alla Veglia di Tutti i Santi. Sopra: il vescovo di Acireale (Catania), mons. Antonino Raspanti, presidente della Conferenza episcopale siciliana, durante la “veglia”

Oltre 600 i ragazzi accompagnati dai propri sacerdoti hanno gremito il Duomo, muovendo la propria gioventù alla ricerca di una santità possibile.

A supportare questa volontà arrivano i “cinque passi verso la santità”, tema della veglia. Don Orazio Sciacca, direttore della Pastorale Giovanile acese, ha preso spunto dall’esortazione apostolica “Gaudete et Exultate”, che nelle sue pagine racchiude il segreto dei cinque atteggiamenti da tenere nella vita di tutti i giorni: “sopportazione, pazienza e mitezza”, “gioia e senso dell’umorismo”, “audacia e fervore”, “in comunità”, “in preghiera continua”. 

Nella riflessione del vescovo si riassume l’esistenza di ogni uomo che per raggiungere la santità è invitato a vestirsi di un coraggio che non deve faticare ad emergere nei gesti quotidiani.

“Cari giovani – dice Mons. Raspanti- la nostra terra di Sicilia vive di furbizia e mediocrità. Abbiate il coraggio di cominciare e l’audacia di fare il primo passo. Non aspettate nessuno che vi crei le condizioni, vi aiuti o vi dica bravi. Rimanere qui nella nostra amata terra è possibile, dobbiamo fare il salto di qualità”. 

Prosegue poi: “E’ questa la santità: ce lo insegna il beato don Pino Puglisi che ha vissuto in un luogo dove la mafia ha fatto da padrona. Lui ha avuto la forza di costruire. È lo Spirito Santo il dono che dà la spinta di avanzare. Coraggio, audacia, forza e Spirito Santo si coniugano bene insieme per fare nascere la santità, cioè il sogno di Dio che ha per tutti noi. Lasciamo da parte la paura e le difficoltà, costruiamo dove gli altri vedono disordine e caos. Senza mezze misure testimoniamo la fede, tutto ciò che ci allontana da Dio è un cumulo di sciocchezze, solo Cristo è verità. Io vescovo, io giovane, noi mamma e papà, noi cristiani saremo felici se abbracciamo la volontà di Dio.”

Ospiti della serata alcuni ragazzi dell’associazione “Attendiamoci” che nasce grazie a Don Valerio Chiovaro. Il sacerdote, insieme ad alcuni ragazzi, nel settembre del 2021 intuisce la necessità di avere un luogo, in terra calabrese, che sia casa di formazione e crescita per i giovani. Da quel momento l’esperienza dell’associazione cresce e si fa testimonianza per altri giovani in cammino ed in ricerca.

Proprio dalle parole di una volontaria, Carola, i ragazzi hanno sperimentato la bellezza del cercare Dio e nel trovarlo in sfumature di santità inaspettate.

La veglia del 31 Ottobre si conferma anche quest’anno come un’occasione imperdibile per coloro che vogliono percorrere i sentieri di bene nella vita.

Redazione