“La notizia dell’invio della lettera di infrazione con parere motivato dell’UE all’Italia certifica il fallimento della strategia italiana sulle concessioni balneari e, di conseguenza, l’inettitudine di governo siciliano che attendeva Roma per disciplinare un settore strategico per l’economia della nostra Isola”. Lo afferma la deputata regionale M5S Jose Marano, vicepresidente della commissione Ambiente dell’Ars.
“Nella lettera inviata dall’Ue all’Italia – dice la deputata – si legge che le proroghe indiscriminate delle concessioni balneari in essere fanno divieto agli enti concedenti di procedere all’emanazione dei bandi. Forse il governo Meloni pensava di superare il mancato adeguamento alla direttiva Bolkestein mappando le coste italiane e dichiarando non scarsa la risorsa spiaggia, ma ciò non è stato sufficiente e oggi questo potrebbe portare ad una maxi sanzione all’Italia che andrebbe a gravare sui cittadini, ma, soprattutto, sulle tante imprese del settore che non sanno come pianificare il proprio futuro”.
“Adesso – conclude la deputata M5S – il governo italiano ha due mesi per rispondere alle contestazioni dell’Ue ma mi auguro un intervento immediato del governo Schifani, con una messa a bando delle spiagge al fine di ripristinare la trasparenza e la legalità delle concessioni e ridare serenità all’intero comparto. Con un’interrogazione depositata a marzo avevo chiesto al governo quali iniziative intendesse intraprendere per garantire e tutelare la libera concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative. Ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta”.
Nella foto: la spiaggia di San Vito lo Capo (Trapani)
Redazione
QUANTO HA PAGATO LO STATO ITALIANO PER MANCATO ADEGUAMENTO? E QUANTO ANNUALMENTE E DA QUANTI ANNI?