“Democrazia, Costituzione e Partiti: la partecipazione dei cittadini tra passato, presente e futuro”, è il tema dell’incontro culturale che si svolgerà sabato 3 febbraio 2024 alle 10,30 nella sala convegni Aias di Acireale (Via Lazzaretto 65) organizzato dalla Diocesi di Acireale della città etnea, guidata dal vescovo Antonino Raspanti, per creare “riflessioni e strumenti rivolti alla crescita e alla formazione della società”.
Il vescovo acese dialogherà con alcuni deputati e l’evento sarà moderato dal giornalista Salvo Fallica. Il programma prevede la partecipazione di parlamentari ed ex parlamentari come Nicola D’Agostino, Calogero Mannino, Anna Finocchiaro e Nuccio Di Paola.
“La riflessione – recita la nota della Diocesi – verterà a partire dall’articolo 49 della Costituzione che ha rivestito un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo della partecipazione civica in Italia. Esso, infatti, sancisce il diritto dei cittadini ad associarsi liberamente in partiti politici, aspetto fondamentale per la partecipazione sociale della comunità secondo principi pluralisti”.
“Questa legittimità – prosegue il comunicato – ha scandito la storia della democrazia italiana, la cui cronistoria individua modi differenti di approccio ad essa riconosciuti come Prima Repubblica, Seconda Repubblica e, recentemente, da un punto di vista mediatico anche la Terza Repubblica”.
“Questi passaggi – è scritto nel documento – non hanno semplicemente segnato la transizione da un sistema bipolare a quello multipolare fino ad arrivare a quella che viene definita ‘svolta populista’, ma hanno riconosciuto delle vere e proprie epoche politiche, storiche e sociali riconducibili all’egemonia della Democrazia Cristiana prima e del Berlusconismo dopo che hanno influenzato usi, costumi, sistemi di pensiero, modi di agire e metodi comunicativi”.
“La partecipazione attiva alla politica – dice il vescovo Raspanti – e la comprensione approfondita delle questioni sociali sono elementi cruciali per il funzionamento sano di una società democratica. A questo fine possono avere un ruolo centrale le scuole di formazione che ormai da troppo tempo non sono più valorizzate. E’ importante che tutti noi acquisiamo consapevolezza civica per la strutturazione di una democrazia responsabile, costituita da cittadini realmente partecipi. L’obiettivo deve essere quello di formare una società che ponga le proprie basi sul dibattito politico e che si mostri sempre più solidale”.
Redazione
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