“Il silenzio sul destino dell’ente gestore unico del sistema idrico integrato (SIE) non fa presagire nulla di buono. Più si perde tempo, più Catania rischia di perdere i 75 milioni di PNRR utili a nuovi investimenti”.
L’allarme parte dalla Filctem Cgil provinciale, che da settimane chiede chiarezza sia sul destino del personale dipendente, ben 550 lavoratori che dovranno fare i conti con i rischi della transizione al nuovo gestore, sia sulle caratteristiche dell’ente unico che dovrà ritrovarsi tutti gli strumenti utili a superare le varie difficoltà legate all’acqua, a Catania e provincia.
Per il segretario generale della Filctem di Catania, Jerry Magno, “così come abbiamo manifestato il nostro apprezzamento, alla fine dello scorso anno, sulla nomina di un commissario, allo stesso modo oggi ribadiamo che si è già perso troppo tempo. Le falde acquifere si asciugano e il rischio che Catania e provincia si trasformino in un territorio dai rubinetti asciutti, è sempre più vicino. Non ce lo possiamo permettere”.
Redazione
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