Rubano natanti, motori nautici e carburante ai danni di proprietari di imbarcazioni e gestori di rimesse portuali. Una delle vittime dei furti è addirittura la Guarda Costiera di Riposto (Catania). Insomma, un’attività che, secondo i magistrati, ha “causato notevoli danni economici e disagi nell’ambiente portuale e timore di lasciare incustodite le proprie imbarcazioni”.

Per questo su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione di Riposto, supportati dai militari della locale Guardia Costiera, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale etneo, nei confronti dei fratelli Massimo e Giuseppe GRECO, rispettivamente 38 e 41 anni, il primo residente a Mascali, il secondo a Riposto, entrambi già noti alle forze dell’ordine.

L’operazione dei Carabinieri al porto di Riposto (Catania). Sopra: un altro momento dell’operazione dell’Arma

I fatti da cui trae origine l’emissione della misura cautelare in questione si sono verificati, come documentato dalle indagini dei militari dell’Arma, tra il luglio e il settembre 2023 nelle cittadine di Riposto (CT), Acireale (CT) e Stromboli (ME), ed hanno avuto ad oggetto il furto di natanti, motori nautici e carburante ai danni di proprietari di imbarcazioni, gestori di rimesse portuali e della stessa Guarda Costiera di Riposto, causando notevoli danni economici e disagi nell’ambiente portuale e timore di lasciare incustodite le proprie imbarcazioni.

Nello specifico i due uomini, come risulta dagli elementi compendiati nella ordinanza custodiale, in una fase del procedimento in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, nel corso della scorsa estate, hanno tentato di rubare sia una moto d’acqua, non riuscendoci a causa del provvidenziale intervento del proprietario, sia un’imbarcazione, che era già stata trascinata verso l’uscita del porto, ma che non sono stati in gradi di portare via a causa del passaggio di una pattuglia dell’Arma in perlustrazione.

Il campo d’azione dei due fratelli però non era limitato solo a Riposto, infatti i Carabinieri, mediante attività tecniche, nonché attraverso l’esame incrociato di sistemi di videosorveglianza e tracciati G.P.S., sono riusciti a contestargli anche il furto di un’imbarcazione nel porto di Acireale (poi rinvenuta nel garage dei GRECO e restituita al proprietario) e il furto di un gommone a Stromboli ai danni di un turista francese.

Come se non bastasse, emblematico della loro pervicacia criminale, è stato il furto di 250 litri di carburante ai danni della motovedetta della Guardia Costiera di Riposto. In questa circostanza, i fratelli GRECO, raggiunto il porto a bordo della propria autovettura, con il loro peschereccio “Intrepido” si sarebbero avvicinati alla motovedetta militare e, non curanti delle telecamere, dopo aver danneggiato il portellone di poppa, con un tubo avrebbero travasato il carburante direttamente all’interno del serbatoio della loro imbarcazione.

Le risultanze investigative, così fornite all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri di Riposto e dalla Guardia Costiera, che ha fornito un importante contributo con le telecamere installate in tutto il sedime portuale, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Catania di chiedere e ottenere dal G.I.P. del Tribunale etneo l’emissione del provvedimento cautelare della custodia in carcere a carico di entrambe i fratelli GRECO.

Nel corso dell’esecuzione delle misure, nella mattinata del 19 febbraio, si è altresì proceduto alla perquisizione dei locali e dei pescherecci dei fratelli GRECO rinvenendo, proprio in prossimità di uno di questi, una rete da pesca il cui furto era stato denunciato stamattina alla Stazione Carabinieri di Riposto.

I due arrestati sono stati infine tradotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.

Redazione