L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ospita “Donna”, mostra fotografica di Mario Rebeschini curata da Giulia Ferraresi. L’esposizione del fotografo bolognese

Uno scatto del fotografo in mostra a Bologna fino al 15 marzo. Sopra: due donne immortalate da Rebeschini 

è visitabile fino al 15 marzo nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30, nella sede di Viale Aldo Moro 50 a Bologna.

Operaie, vigilesse, insegnanti, studentesse, impiegate, suore, nonne e mamme, italiane e straniere, fedeli che pregano. Trenta volti di donne che raccontano la condizione femminile nella nostra società. “È stato emozionante scorrere avanti e indietro il mio archivio per cercare le foto di donne per questa mostra. Mentre le sceglievo mi tornavano in mente i momenti dello scatto, i loro racconti e il loro impegno politico e sociale”, spiega Mario Rebeschini, che ricorda: “Ho deciso di esporre solo immagini di donne serene dove si vede che il fotografo è stato accolto nel loro spazio e il suo scatto pienamente accettato”.

A Bologna, e non solo, quando si parla di fotoreporter, il nome di Mario Rebeschini campeggia sempre: il suo non è un giornalismo fotografico d’assalto, ma riflessivo. Ogni foto è curata, maturata il tempo necessario perché possa esprime il meglio di sè, proprio come avviene con “Donna” dove a unire i tanti volti femminili c’è un unico filo: la gioia di vivere, una felicità che l’obiettivo della macchina fotografica ha saputo cogliere e l’intelligenza del fotografo è riuscita a fissare sulla pellicola cogliendo il momento più suggestivo.

Un’altra foto di Mario Rebeschini

Mario Rebeschini, nato nel 1938, ha attraversato tutta la storia dal Secondo dopoguerra in poi. Dagli anni Ottanta il fotogiornalismo di strada diviene il tipo di narrazione che maggiormente lo appassiona e per il quale riceve diversi riconoscimenti. Prediligendo il racconto dell’uomo nei suoi differenti ambienti, a chi guarda le sue immagini propone spesso situazioni problematiche, immagini del disagio, ma anche l’entusiasmo e la solidarietà delle occasioni più diverse: feste, giochi, manifestazioni della vita civile e religiosa della comunità.  Un lungo percorso che parte dal racconto dell’arrivo dei primi stranieri a Bologna e arriva a “Donna”, passando per un lungo reportage sui frequentatori dei luoghi di culto, cattolici e non, nel capoluogo felsineo.

All’attivo di Rebeschini ci sono decine di libri e anche una lunga carriera di docente universitario in fotografia. Una vita dedicata alla fotografia: per lungo tempo in prima persona, immortalando tanti luoghi del mondo; in seguito come docente, insegnando ai giovani fotografi a trasformare la passione in fotografia senza sganciarla dal rispetto della persona.

Redazione