I sindacati catanesi temono che il colosso farmaceutico Pfizer possa avviare uno “spin-off” (cioè impresa nata per scorporamento da un’altra) del ramo degli iniettabili sterili e, di conseguenza, escludere Catania dal proprio network. L’allarme arriva da FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, UGL CHIMICI e FIALC CISAL di Catania che chiedono di essere convocati dall’azienda “per verificare quale sia la reale volontà circa le sorti del sito etneo”.
I segretari generali delle sigle sindacali Jerry Magno, Giuseppe Coco, Alfio Avellino, Carmelo Giuffrida e Giuseppe La Mendola, si dichiarano disponibili “a un confronto costruttivo nel rispetto delle relazioni industriali”, e credono anche che sia questo “il momento storico in cui il sito di Catania debba farsi trovare pronto per il salto industriale, affinché si realizzi concretamente una chance di modernità che non possiamo assolutamente perdere”.
La crisi mondiale pandemica e l’avvento dei vaccini hanno infatti modificato profondamente il volto dell’ azienda trasformandola in una biotech company, ossia una società il cui nuovo focus è quello di ricercare, produrre e commercializzare nuovi prodotti in grado di prevenire patologie quali tumori e malattie rare.
Pfizer è già leader in questo nuovo campo e punta alla rimodulazione dei suoi asset strategici, ma questa novità, secondo FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, UGL CHIMICI e FIALC CISAL di Catania, “relegherebbe di fatto il sito etneo a un ruolo non più strategico, comportando un rischio vitale di impoverimento dei livelli occupazionali, già notevolmente impattato dall’ultima procedura di licenziamento”.
Il sito Pfizer di Catania, già pesantemente colpito dai licenziamenti avviati nel 2022, che hanno riguardato 130 lavoratori dipendenti e circa 100 lavoratori interinali, con pesanti conseguenze anche sull’indotto, è specializzato nella produzione di antibiotici iniettabili sterili, di cui quello penicillinico con brevetto scaduto, e appare al momento fuori da qualunque piano di investimenti in grado di intercettare la nuova mission della Big Pharma.
Pfizer ha confermato il calo mondiale della richiesta dei mercati inerente la fornitura degli iniettabili sterili del 25% rispetto all’anno precedente.
Redazione
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