Forza Italia contesta la Commissione parlamentare antimafia presieduta da Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia e, attraverso la senatrice siciliana Daniela Ternullo, difende a spada tratta l’onorevole Marco Falcone, attuale assessore della Regione Sicilia e candidato alle prossime elezioni europee, definito “impresentabile” da Palazzo San Macuto. Non solo. Il partito fondato da Silvio Berlusconi mette in discussione anche il codice di autoregolamentazione che stabilisce quando e se un candidato viene definito “impresentabile”.
“La candidatura dell’onorevole Marco Falcone alle prossime elezioni europee di giugno – dice Ternullo -, non solo è perfettamente in linea con le norme in vigore, ma è anche un plus per il nostro Partito e per tutta la Sicilia. Falcone è un politico onesto e stimato e un amministratore più che capace”.
“Abbiamo piena fiducia nella magistratura – afferma la senatrice -, in lui e nel suo operato, mentre non siamo altrettanto convinti della bontà dei meccanismi usati per individuare i cosiddetti ‘impresentabili’. Continueremo a sostenere con grande convinzione e determinazione la candidatura di Falcone, certi che le sue qualità sono motivo di garanzia per i cittadini”.
Secondo quanto ha scritto la Commissione antimafia, “nei confronti di Marco Falcone, candidato per la lista ‘Forza Italia Noi Moderati Ppe’ Circoscrizione Italia insulare, nel luglio 2023, è stato disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui all’articolo 81, 110, 117, 319-quater del codice penale (induzione indebita a dare e promettere utilità) – ha spiegato la presidente Colosimo – È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Palermo, con prossima udienza fissata al 26 settembre 2024”.
Per lo stesso candidato “in data 22 dicembre 2020, è stato inoltre disposto il rinvio a giudizio per il reato di cui agli articoli 56, 81, 110, 317 del codice penale (tentata concussione). È in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Catania, con prossima udienza fissata al 28 maggio 2024”, ha sottolineato Colosimo.
Per a cronaca, sono sette i candidati alle prossime elezioni europee risultati “impresentabili”, dalle verifiche svolte dalla Commissione parlamentare Antimafia, in violazione del codice di autoregolamentazione. Lo ha comunicato la presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo nell’ambito della seduta plenaria della Commissione riferendo l’esito dei tradizionali controlli sui cosiddetti ‘impresentabili’.
Oltre a Marco Falcone, dalle verifiche della Commissione, ha riferito Colosimo, risultano “in violazione del codice di autoregolamentazione sette candidature”. Si tratta di Angelo Antonio D’Agostino candidato Fi-Noi moderati-Ppe nella circoscrizione Italia Meridionale, Alberico Gambino candidato Fdi nella circoscrizione Italia Meridionale, Filomena Greco candidata per Stati Uniti d’Europa nella circoscrizione Italia meridionale, Luigi Grillo candidato per Fi-Noi moderati-Ppe nella circoscrizione Italia Nord occidentale, Antonio Mazzeo candidato Pd nella circoscrizione Italia centrale e Giuseppe Milazzo candidato FdI nella circoscrizione Italia insulare.
Luciano Mirone
Lascia un commento...