La Webuild (ex Salini Impregilo) aumenta notevolmente la sua capacità produttiva, al punto che nel 2024 prevede la creazione di oltre 10 mila posti nuovi posti di lavoro in tutto il mondo. A darne notizia l’Ansa di stamattina che specifica i luoghi del pianeta dove la multinazionale prevede di investire.
Fra questi, quello di Belpasso-Piano Tavola (Catania), dove lo scorso 23 novembre, alla presenza del presidente della Regione Renato Schifani, dei vertici della società Ponte sullo Stretto e della stessa impresa, è stato inaugurato il “quartier generale” (così è stato definito) per la costruzione dei conci, grossi segmenti in calcestruzzo a forma di arco che, uniti, formano degli anelli per l’allestimento futuro del Ponte sullo Stretto di Messina e di altre infrastrutture da realizzare con le risorse del Pnrr.
Se quelli che riempiono l’ampio spiazzale della fabbrica di Belpasso serviranno alla realizzazione del Ponte sullo Stretto o di altre opere come ad esempio l’Alta velocità e l’Alta capacità ferroviaria Palermo-Catania e Messina-Catania di cui si è parlato, non è dato sapere: gli organi di informazione, a novembre, hanno parlato soprattutto del Ponte, ma l’esecuzione di questi lavori è subordinata al rilascio di diverse autorizzazioni, specie se si pensa che negli elaborati, recentemente, sono state riscontrate decine di “criticità”, quindi l’ipotesi sarebbe da escludere.
Quel che è certo è che dal giorno dell’inaugurazione ad oggi, nel “quartier generale” si è lavorato alacremente per produrre queste ingegnose opere in calcestruzzo: basta vedere gli spazi esterni della Webuild riempitisi gradualmente dei pezzi allestiti nelle linee all’avanguardia dello stabilimento di Piano Tavola completamente robottizzate.
Nell’articolo dell’agenzia giornalistica si legge che “dal sistema di dighe di Trojena in Arabia, alla nuova linea metro di Parigi e alle linee ferroviarie in Sicilia e Campania, Webuild si prepara a raggiungere quota 90mila persone nel mondo nel 2024, con l’assunzione di 10mila persone nel corso dell’anno, di cui 2.500 solo in Italia, per l’80% al Sud”.
“Un salto dimensionale significativo – è scritto – che ha dato priorità alla formazione e alla qualità delle risorse, con previsione di raggiungere 37mila persone assunte nel complesso nel mondo tra il 2022 e il 2024, di cui 5.500 in Italia”.
“Con il programma ‘Cantiere Lavoro Italia’, il gruppo si è affermato come ‘polo di eccellenza di formazione tutto italiano per attrarre migliaia di giovani e non occupati dalle scuole e dal mercato, formare i profili tecnici più ricercati, elevare standard e know-how nel mondo delle grandi opere”, spiega Webuild.
“Una strategia – illustra l’Ansa – che sta portando i suoi frutti: delle 2.500 nuove risorse previste nel 2024, 1.000 provengono proprio dalle scuole del Gruppo. Dopo i centri aperti a Novi Ligure (Alessandria) e a Belpasso (Catania), l’espansione del programma Cantiere Lavoro Italia prosegue sia in Calabria che in Campania”.
“La vasta attività di scavo e realizzazione di tunnel da parte del gruppo nel mondo – conclude l’articolo – ha spinto Webuild a decidere un piano di investimenti nel settore, che prevede programmi di formazione specifici, soprattutto in Italia”.
Luciano Mirone
I conci esposti sul piazzale di Piano Tavola non c’entrano niente con la struttura dell’improbabile ponte che speriamo non venga realizzato ma con il rivestimento delle gallerie esistenti e di quelle che verranno realizzate ex novo sia per le strade che per le ferrovie, Attenzione che certi investimenti in Sicilia del gruppo We Build sono fini a se stessi e finanziati non dalla società ma da fondi regionali, statali e comunitari e potranno rivelarsi temporanei come gli stabilimenti della Fiat a Termini Imeresi ed altri sparsi e abbandonati in giro per l’isola. Cattedrali nel deserto che raccontano progressivamente lo scempio del territorio e lo spreco di denaro pubblico. Ben vengano investimenti che servono per migliorare le infrastrutture dell’isola ma bisogna guardare proprio a Piano Tavola lo stato penoso della viabilità esistente che certamente non fa ben sperare per un’inversione nella qualità della manutenzione delle infrastrutture esistenti anche di quelle di recente costruzione, Avremmo voluto a Piano Tavola un termovalorizzatore con tutta la filiera della raccolta differenziata e il reimpiego dei rifiuti ai massimi valori stabiliti dall’UE non solo per pulire il territorio, oggi impresentabile, ma anche per insegnare ai giovani che i rifiuti sono una risorsa e non un mezzo delinquenziale come accade nelle discariche oggi finalmente sotto inchiesta dopo decenni di silenzio da parte della magistratura e delle forze dell’ordine che non vedevano non sentivano, non parlavano …..