Edmondo de Amicis l’aveva definito “il viaggio circolare più incantevole che si possa fare sulla faccia della terra”. In occasione dell’ultimo giorno di esercizio della tratta Catania-Paternò della ferrovia  Circumetnea, SiciliAntica organizza sabato 15 giugno 2024, con raduno alle ore 15 presso la Stazione Borgo di Catania, un viaggio di addio alla tratta iniziale del percorso che si sviluppa attorno al vulcano più alto d’Europa. La Fce – da quanto apprendiamo – non accetta prenotazioni, quindi chi è interessato deve trovarsi sul posto.  

“La partecipazione – si legge nella nota dell’associazione culturale – è aperta a tutti coloro che hanno già vissuto questa esperienza ma anche, e soprattutto, a chi non avendola mai fatta non potrà più farla”. Il ritorno è previsto alle ore 17 circa.

Dal 16 giugno, infatti, verranno soppresse le corse ferroviarie per consentire l’avanzamento dei lavori della metropolitana. “SiciliAntica – prosegue il comunicato – auspica che non siano previste ulteriori amputazioni del tracciato ultracentenario e che, anzi, quella che a tutti gli effetti è una ferrovia storica, possa essere rivalutata anche in prospettiva turistica”.

“Sarebbe opportuno – seguita il documento – progettare corse nei giorni domenicali e festivi (cosa attualmente non prevista), avvalendosi di bus nei tratti soppressi. Infine, dato che numerosi caselli dovranno essere dismessi, anche per evitarne il degrado, SiciliAntica si propone come comodatario di alcuni di essi nei Comuni ove è presente lungo il tracciato (Catania, Misterbianco, Belpasso Paternò, Santa Maria di Licodia, Biancavilla Adrano,  Bronte, Maletto, Randazzo, Castiglione, Linguaglossa, Mascali, Giarre e  Riposto) da destinare a sede sociale e attività culturali”.

“In qualunque parte del mondo – dice Giuseppe Lo Porto, vice presidente regionale di Siciliantica – una infrastruttura come la Circumetnea produrrebbe utili, occupazione e indotto. Ma non a Catania. Nessuna città turistica possiede un treno storico che, dalla stazione Porto, potrebbe consentire alle migliaia di crocieristi che settimanalmente invadono la città di effettuare escursioni in autonomia fino al vulcano più alto d’Europa (al ridicolo costo di 13 euro, andata e ritorno)”.

“Non solo Edmondo de Amicis – afferma Lo Porto – definì il periplo dell’Etna come il viaggio  più incantevole sulla faccia della terra, ma più recentemente, e certamente più obiettivamente, l’autorevole The Guardian lo giudica fra i primi dieci al mondo per bellezza”.

“Di contro – dice il vice presidente del sodalizio con una punta di sarcasmo – , come molti nostri beni culturali attrattori turistici, la domenica e nei giorni festivi la ferrovia è chiusa”.

“SiciliAntica – conclude Lo Portoi – spera che la gestione governativa della FCE, con uno scatto di orgoglio, voglia dare un futuro al glorioso passato della nostra amata littorina”.

Nella foto: la littorina della Circum mentre si inerpica sull’Etna

Redazione