“Il presidente della Regione agisca in fretta per ripristinare la partecipazione democratica e la corretta gestione del Geoparco Madonie anche attraverso misure drastiche come la rimozione del commissario straordinario”. E’ la richiesta del gruppo parlamentare Pd all’Ars che firma un’interrogazione, sottoscritta anche da Luigi Sunseri(M5S) e Ismaele La Vardera (Sud chiamaNord) per chiedere “il rispetto della funzionalità degli organi istituzionali dell’Ente parco a partire dal Consiglio”.
“Siamo estremamente preoccupati per le modalità di gestione – sottolineano i firmatari -. I Geoparchi UNESCO sono soggetti a un rigoroso riesame ogni quattro anni per confermare il loro status. Il Geoparco Madonie ha ricevuto una “carta gialla”, indicante la necessità di adeguarsi a specifiche prescrizioni per mantenere il suo riconoscimento, tuttavia, dall’estate del 2023, nonostante numerose richieste protocollate, il Commissario dell’Ente Parco ha omesso di convocare il Consiglio per discutere le problematiche e gli indirizzi da perseguire”.
“Come se non bastasse- proseguono – a seguito di ulteriori sollecitazioni, comprese quelle di 12 sindaci del territorio, il Commissario ha risposto esautorando il Consiglio da qualsiasi competenza in merito al Geoparco, favorendo invece incontri informali e decisioni unilaterali, alcune delle quali di natura finanziaria”.
“A tutt’oggi – si legge nella richiesta – nonostante i Sindaci di Polizzi Generosa, Cefalù, Caltavuturo, Petralia Sottana e Castellana Sicula abbiano chiesto all’assessore regionale al Territorio e Ambiente un confronto costruttivo per garantire il rispetto delle rappresentanze territoriali, non è stato dato seguito alle istanze e le amministrazioni comunali si sono rivolte anche al Presidente della Regione e all’UNESCO per sollecitare un’azione adeguata”.
“E’ indispensabile – dicono i sottoscrittori della denuncia – avviare tutte le iniziative che garantiscano il rispetto delle funzioni istituzionali del Consiglio dell’Ente Parco, convocando un’assemblea allargata a tutti i Comuni coinvolti, a partire dalla rimozione del commissario”.
Nella foto: uno scorcio del Parco delle Madonie
Redazione
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