Forte polemica a distanza in Sicilia sull’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti gestito da Kalat Ambiente (che serve il territorio di Caltagirone), che vede da un lato l’assessore all’Energia della Regione Sicilia Roberto Di Mauro (spalleggiato dall’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’autonomia) che parla del finanziamento di 13 milioni per ristrutturare l’impianto, dopo i danni  causati dall’incendio di tre anni fa, dall’altro la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Martina Ardizzone che – dopo avere consultato l’ampia documentazione – parla della perdita del finanziamento di 11 milioni. 

Ma vediamo sull’argomento quali sono le posizioni in campo.

LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE REGIONALE. “Il governo della Regione Sicilia si farà carico della situazione dell’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti gestito da Kalat Ambiente, a Grammichele, per consentirne la ricostruzione e il ritorno alla piena operatività”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, in merito alla struttura della provincia di Catania, nella zona del Calatino, danneggiata tre anni fa da un incendio.

“Abbiamo individuato – aggiunge Di Mauro – una soluzione operativa, attraverso un nuovo finanziamento di circa 13 milioni con fondi Poc, che dovrebbe consentire alla società di gestione di avviare gli interventi per una piena ripresa produttiva dell’impianto e, quindi, del servizio. Il governo Schifani ha a cuore anche il futuro del personale attualmente in cassa integrazione, per il quale cercheremo di individuare una soluzione che garantisca la continuità occupazionale”.

LA POSIZIONE DEL M5S. “Quando leggo dichiarazioni come quelle del leader dell’MPA Raffaele Lombardo e dell’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, mi chiedo se mentano ai cittadini con coscienza o mancata conoscenza di fatti che dovrebbero riguardarli eccome. E non so cosa sia peggio”. 

A denunciarlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Martina Ardizzone, che ha ottenuto documentazione durante un accesso agli atti presso il Dipartimento Acqua e Rifiuti, riguardante la perdita del finanziamento di oltre 11 milioni di euro per la ricostruzione dell’impianto Kalat Ambiente situato a Grammichele (CT), precedentemente distrutto da un incendio.

“Nello specifico – spiega la deputata – su Kalat Ambiente, Lombardo dichiara testualmente che ‘occorre garantire la continuità degli interventi, già finanziati nella programmazione del po-fesr 2014- 2020 per il ripristino dell’impianto di frazionamento del secco di Kalat Ambiente, per salvaguardare i posti di lavoro e assicurare la funzionalità di un impianto che serve i quindici comuni del Calatino’. Tutto magnifico a parole – dice Ardizzone -, se non fosse che il finanziamento di cui parla Lombardo e anche Di Mauro, sia stato perso proprio dalla Regione Siciliana. A quell’impianto e ai lavoratori non è arrivato un solo euro per colpa dell’assessorato che oggi Di Mauro rappresenta”. 

“Si tratta di una vicenda davvero incredibile – sottolinea  Ardizzone – che evidenzia la lentezza e la dubbia efficienza della macchina burocratica della Regione Siciliana. Vorremmo avere spiegazioni dal governo regionale targato Schifani per l’evidente ritardo nelle tempistiche: perché il decreto di finanziamento e d’impegno delle somme, emesso il 30/11/2022, è stato notificato al beneficiario Kalat Ambiente s.r.r. solo a marzo 2023? Quali sono le motivazioni dietro il ritardo nella liquidazione dei fondi? In sostanza, perché l’amministrazione, consapevole dei ritardi, non ha provveduto per tempo all’eventuale riprogrammazione dei fondi o alla ricerca di fondi alternativi?”

“Tutte queste questioni – conclude Ardizzone – pesano come un macigno sui cittadini che oggi vedono le proprie città sommerse dai rifiuti. Mi chiedo come faccia certa politica ad affermare alla cittadinanza cose palesemente non vere e quanto valga la parola dell’assessore Di Mauro che promette finanziamenti dopo averne già perso uno e considerato che, con molta probabilità, non sopravvivrà all’imminente rimpasto di giunta”.

Nella foto: l’incendio che tre anni fa divampò nell’impianto per il trattamento della frazione secca di Kalat Ambiente, nel territorio di Grammichele (Catania)

Redazione