E’ mobilitazione. Da parte dei partiti progressisti, dei sindacati, delle associazioni, di diverse regioni italiani. Soltanto oggi alla redazione di questo giornale sono arrivati tre distinti comunicati per spiegare la mobilitazione contro l’Autonomia differenziata: autori delle note inviate a L’Informazione, il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico della Sicilia e l’ufficio stampa della Regione Emilia Romagna.

Vediamo, di seguito, le loro iniziative sull’argomento.

LE INIZIATIVE DEL M5S. “Il Movimento 5 Stelle scende in campo con tutta la sua rete per raccogliere firme per chiedere l’abrogazione dell’autonomia differenziata”. Lo rende noto il coordinatore della Regione Sicilia del Movimento 5 Stelle Sicilia Nuccio Di Paola che ha partecipato questa mattina alla riunione di coordinamento promossa da CGIL e UIL e assieme alle altre sigle per avviare la campagna sul referendum per l’abrogazione della legge nazionale che introduce l’autonomia differenziata.

“Abbiamo attivato la nostra rete territoriale – conclude il deputato all’Assem0blea regionale siciliana -, la nostra rappresentanza ed i referenti provinciali – spiega Di Paola – per organizzare banchetti informativi e raccogliere le firme per far arrivare a Roma la perentoria contrarietà dei cittadini siciliani ad una norma che taglierà risorse e servizi, quali scuole, strade e sanità al Mezzogiorno del Paese che versa già in una cronica arretratezza strutturale. Bisogna dire SÌ all’abrogazione di questo ennesimo scippo per la Sicilia perpetrato da un governo a trazione smaccatamente nordista”.

LE INIZIATIVE DEL PD. Sul No all’autonomia differenziata da subito scatta la mobilitazione del PD in Sicilia. “Insedieremo immediatamente i comitati territoriali, provincia per provincia. E tutti i circoli del PD presenti in ogni comune della Sicilia saranno aperti per la raccolta firme a sostegno del NO a questa norma che spacca in due il Paese e che condanna il Mezzogiorno e la Sicilia in particolare all’arretratezza e al sottosviluppo”. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che oggi ha partecipato alla riunione del comitato promotore con i rappresentanti regionali di di Cgil , Uil Verdi, Acli, Wwf, Demos, Anpi, Psi, Legambiente, Italia Viva, + Europa, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Arci, Libera, Ali Autonomie Locali, Legacoop, Uisp, Rifondazione comunista, Comunità Sant’Egidio, Sud chiama Nord, associazione Sinistra futura Sicilia, Udu, Federconsumatori, Auser, Sunia.

L’INIZIATIVA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. La Regione Emilia-Romagna si aggiunge alla compagine referendaria per l’abolizione della legge sull’autonomia differenziata. L’Assemblea legislativa, dopo  una lunga maratona cominciata nella giornata di martedì e proseguita per tutta la notte, ha approvato questa mattina poco dopo le 9 la proposta a prima firma di Marcella Zappaterra (Pd), sottoscritta da Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini Presidente), Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), Giulia Pigoni (Italia Viva) e Silvia Zamboni (Europa Verde), per l’indizione di referendum abrogativo della legge recentemente approvata dal Parlamento su proposta del governo Meloni. L’Assemblea ha eletto Stefano Caliandro (Pd) come delegato per le pratiche relative ai quesiti referendari, mentre Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) è stata eletta delegata supplente.

Nel corso del lungo dibattito, in gran parte con voto elettronico su ordini del giorno e emendamenti – 1307 quelli presentati da Lega, Rete Civica, Gruppo Misto e Gruppo Indipendente – il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle “hanno sostenuto l’importanza del referendum contro una riforma di cui hanno sottolineato gli aspetti profondamente negativi per la tenuta della coesione sociale e il conseguente rischio di aumento delle differenze fra le aree più ricche e quelle più fragili del Paese”.

Opposta la posizione del centrodestra, che ha accusato il centrosinistra di “incoerenza per aver sostenuto in un primo tempo  l’autonomia differenziata salvo chiederne ora l’abolizione”. “Questa è una bufala, la proposta dell’Emilia-Romagna era diversa e mirava a migliorare la qualità della vita dei cittadini”, è stata la replica del Pd.

Nella foto: il logo utilizzato dai promotori del referendum per dire No all’Autonomia differenziata

Redazione