“Manifestiamo il nostro convinto disappunto in merito all’aumento della Tari 2024, deliberato dal Consiglio comunale di Paternò (Catania) lo scorso 19 luglio, grazie al voto favorevole di sei consiglieri vicini al Sindaco, ormai in netta minoranza, e a dieci consiglieri di opposizione che, seppur astenendosi dalla votazione, hanno garantito, con la loro presenza, il numero legale, necessario alla validità della seduta”.
Il Pd di Paternò denuncia l’aumento della tassa sui rifiuti e attacca la giunta e l’opposizione (entrambe di centrodestra) per questo “atto irresponsabile” che graverà sulle tasche dei contribuenti.
“Lungi da noi – scrive il coordinatore del Circolo Pd, Salvatore Leonardi – l’idea di una strumentalizzazione politica su una questione così delicata e complessa, com’è quella dei rifiuti, ma pensiamo fermamente che coloro che hanno votato o reso possibile l’approvazione del Pef e del conseguente adeguamento delle tariffe tari 2024, non abbiano compiuto alcun ‘atto eroico’ nei confronti della città”.
“Anzi – alza il tiro la nota -, di fronte ad un aumento del costo dei rifiuti pari a 1,5 milioni di euro rispetto all’anno precedente, con significative ripercussioni anche sulla tari pro capite, riteniamo che i consiglieri di opposizione abbiano compiuto un atto di grande ‘irresponsabilità istituzionale’ che graverà, ancora una volta, sulle tasche dei cittadini, costretti a fare i conti con tributi comunali sempre più elevati”.
“Con riferimento al sindaco Naso – dice il comunicato -, di cui tutti ricordiamo le sue ‘eroiche battaglie’ contro le precedenti amministrazioni, colpevoli di fare cassa sulle spalle dei cittadini anche con riferimento ad aumenti irrisori dei tributi, non riusciamo a capire come si possa cambiare idea a seconda che si stia all’opposizione oppure al governo della città e svestire i panni del buon padre di famiglia per vestire quelli del mero contabile”.
“Per quanto riguarda l’opposizione – attacca ancora il Pd di Paternò – ci chiediamo se la strategia messa in campo per consentire all’amministrazione di aumentare la tari, sia frutto di uno stato confusionale, determinato dal poco tempo a disposizione, oppure della paura di dover lasciare la tanto ambita poltrona, essendo trascorsi solo due anni dalle elezioni amministrative”.
“Certo, approvando il Pef (Piano economico e finanziario) e le nuove tariffe tari, si è temporaneamente scongiurato il peggio per l’ente pubblico, ma la strada che l’amministrazione e la pseudo opposizione hanno scelto di percorrere è certamente la più facile, a scapito dei cittadini che vengono utilizzati sempre più come bancomat”, prosegue il Partito democratico.
“Quali soluzioni – si chiede il partito di Elly Schlein -, quali proposte, quali contestazioni sono stati messi in campo per cercare di scongiurare o, quanto meno, mitigare l’aumento Tari?”.
“Dinanzi ad un’amministrazione incapace e sempre più in difficoltà – prosegue il comunicato – persino nella gestione dei servizi essenziali, invitiamo l’opposizione, quella che siede in consiglio comunale, a porsi almeno alcune delle seguenti domande: come mai ad un costo di gestione e smaltimento dei rifiuti così elevato non corrisponde un servizio efficiente visto che le la città, dalle periferie al centro storico, si presenta sporca e invivibile? Perché alcuni servizi (vedi spazzamento meccanico) contemplati nel capitolato d’appalto, sono stati espletati solo di recente e con riferimento soltanto a tre strade principali, ossia via E. Bellia, via G.B. Nicolosi e via V. Emanuele?”.
E ancora: “La lotta all’evasione fiscale è stata fatta adeguatamente in questi anni, considerato che solo una ristretta percentuale dei paternesi paga la Tari? Spalmare i costi dei rifiuti su una platea più vasta di contribuenti, significa non solo dare ossigeno alle casse comunali, ma anche garantire equità ed efficienza fiscale”.
“Come mai – chiede ancora il Pd – in seguito all’esternalizzazione del servizio di riscossione della tassa sui rifiuti, non più gestito dal comune ‘in house’ con dipendenti pubblici, il costo non tende ad abbassarsi? Il rincaro della tari è dovuto ad un aumento dei costi fissi, dei costi variabili o di entrambi? Nel caso di aumento dei costi variabili, come un aumento del costo del conferimento in discarica, l’unica strada percorribile sarebbe stata e continua ad essere quella del potenziamento della raccolta differenziata e l’investimento in premialità”.
“Dinanzi a puntuali e sempre più significativi aumenti della tari – concludono i Dem -, quali azioni di risanamento finanziario, quale programmazione, al fine di incentivare le entrate, sono state predisposte per non far gravare la tassa sui rifiuti interamente sul bilancio familiare dei paternesi? Di fronte a tutto ciò, non staremo certamente a guardare e annunciamo, fin d’ora, azioni forti per impedire che nel 2025 si ripeta lo stesso penoso scenario”.
Nella foto: Paternò (Catania) vista dall’alto
Redazione
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