L’assessorato alla Salute della Regione Sicilia ha disposto un’ispezione urgente all’ospedale di Patti, nel Messinese, dopo i fatti riportati dalla stampa in merito alla vicenda di un giovane con una frattura del perone a cui sarebbero state applicate delle stecche di cartone al posto dei tutori medici che si applicano regolarmente. La vicenda ha suscitato polemiche a non finire e reazioni negative sia nei partiti del centrodestra, sia in quelli del centrosinistra. Queste le reazioni arrivate a L’Informazione.  

LA REAZIONE DELL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE. “Essendo venuta a conoscenza dai giornali di questi gravi fatti – dice l’assessore regionale Giovanna Volo – mi sono attivata immediatamente, in pieno accordo con il presidente Renato Schifani, per accertarne l’origine e verificare l’eventuale mancato rispetto delle procedure previste dai protocolli. Dopo aver sentito i vertici dell’azienda sanitaria di Messina, ho dato mandato al dipartimento Attività sanitarie dell’assessorato, guidato dal dirigente generale Salvatore Requirez, di procedere con la massima urgenza a un intervento ispettivo. Questo sarà svolto nelle prossime ore e gli esiti mi saranno riferiti al fine di verificare le eventuali responsabilità e adottare i provvedimenti idonei al superamento delle criticità accertate”. 

LA REAZIONE DI FORZA ITALIA. “Profonda preoccupazione per quanto accaduto presso l’Ospedale Barone Romeo di Patti, dove un giovane è stato costretto a farsi medicare una frattura al perone con pezzi di cartone a causa della mancanza di stecche”, dice la senatrice Daniela Ternullo, componente della Commissione Sanità a Palazzo Madama. “Questo episodio – prosegue la senatrice – denunciato sui social dal padre del ragazzo e confermato dalle foto diffuse, è inaccettabile e rappresenta una grave violazione dei diritti dei pazienti. Depositerò una specifica interrogazione in Parlamento per chiedere come sia possibile che un paziente esca dal Pronto Soccorso con un cartone al posto delle stecche. Una situazione del genere mette in luce le enormi difficoltà che il nostro personale sanitario deve affrontare quotidianamente. “È necessario  – conclude Ternullo – garantire che le strutture sanitarie siano adeguatamente fornite e che situazioni simili non si ripetano. La salute e la dignità dei cittadini devono essere una priorità assoluta.  Sappiamo benissimo che la materia della sanità è di competenza delle Regioni di appartenenza, ma mi sembra doveroso, da componente della commissione sanità, chiedere al Ministro al ramo delucidazioni in merito a quanto accaduto e chiedere una verifica e dei controlli negli questi ospedali del Sud”.

LA REAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE. “La notizia del cartone usato per bloccare una frattura all’ospedale di Patti è l’emblema di una sanità siciliana da terzo mondo e non certo per colpa del personale sanitario che fa miracoli con i pochissimi mezzi che ha disposizione. Schifani è lestissimo a chiedere scusa (dopo), quando invece dovrebbe, sì, chiedere, ma ai suoi sottoposti cosa manca e cosa c’è da fare per una sanità in coma, perché, stando a come vanno le cose, abbiamo motivo di credere che nemmeno quello faccia o non lo faccia con la dovuta frequenza e insistenza”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Un fatto gravissimo del genere – dice il capogruppo Cinquestelle – non è che la punta dell’iceberg in un mondo ormai allo sbando e con gravissime colpe di chi lo governa. Sicuramente ora si andrà alla ricerca del capro espiatorio cui addossare le colpe di una governance pessima, ma la realtà è che a non funzionare è proprio la sua idea di sanità”.

LA REAZIONE DEL PD. “Il punto non è gridare allo scandalo e preoccuparsi solo di gettare la croce addosso a chi, tra il personale medico e sanitario dell’ospedale di Patti, ha ingessato un paziente con il cartone. Il punto è capire come si sia arrivati ad una situazione del genere, come sia stato possibile non avere a disposizione neanche il materiale di prima necessità in una struttura di pronto intervento”. Lo dice Calogero Leanza, parlamentare regionale del Pd e vicepresidente della commissione Sanità all’Ars a proposito del paziente che, dopo una frattura, all’ospedale Barone Romeo di Patti (Me) sarebbe stato “ingessato’ con alcune sagome di cartone.

“Scandalizzarsi di fronte ad un episodio come questo è più che comprensibile – aggiunge Leanza – ma bisogna risalire all’origine di una situazione che, evidentemente, è un segnale molto preoccupante perché ci fa capire quanto grave possa arrivare ad essere la condizione attuale della sanità siciliana in determinate realtà”.

Quella che segue la ricostruzione dei fatti, così come è stata documentata stamane dall’agenzia giornalistica Ansa.

“Ho avuto un incidente in moto sabato scorso e sono andato alla guardia medica del mio paese, San Piero Patti. Hanno ripulito le ferite e mi hanno detto di andare all’ospedale di Patti per vedere se c’era qualcosa di rotto. In auto con mio padre e un dolore atroce al piede sono arrivato al punto soccorso dove ho atteso dalle 18 all’una di notte. La radiografia ha accertato la rottura del perone, ma quando il medico è andato a cercare le stecche per ingessarmi, ha scoperto che erano finite”. E’ l’inizio dell’odissea di Elia Natoli, 30 anni, il giovane cui è stata immobilizzata la gamba col cartone.

“A quel punto non sapendo come fare, il medico ha usato del cartone per immobilizzare il piede”, prosegue. Una storia denunciata dal padre del ragazzo su FB su cui è intervenuto anche il presidente della Regione Renato Schifani.

“Mi ha chiamato stamattina per scusarsi – ha detto il ragazzo che inizialmente ha pensato a uno scherzo – Io comunque sarei dovuto tornare in Ortopedia il lunedì per farmi visitare, ma ho preferito andare a Messina in un centro privato dove mi hanno ingessato. Certo mi è costato 200 euro”.

Non è l’arte del riciclo applicata all’ortopedia – scrive sempre l’Ansa nel primo dispaccio di agenzia – , come potrebbe suggerire l’immagine di un cartone che funge da gesso per una gamba fratturata, piuttosto una resa del servizio sanitario alla cronica mancanza di mezzi negli ospedali.

Esasperando l’arte d’arrangiarsi, i medici del Barone Romeo di Patti, nel Messinese, hanno fatto del loro meglio con quello di cui disponevano: immobilizzare una gamba con frattura al perone usando un cartone da imballaggio, perché di stecche per l’ingessatura al pronto soccorso non c’era traccia.

L’infortunato è un giovane che si è adattato alla situazione, trovandosi con la gamba destra impacchettata come un dono natalizio. Ma il padre ha ritenuto quella “confezione” un po’ troppo audace, tanto che ha postato una foto su Facebook, chiedendo conto e ragione al presidente della Regione e ai deputati siciliani: “Come si può uscire in queste condizioni da un pronto soccorso?”. Il genitore non ce l’ha coi medici, spesso costretti a turni estenuanti e senza disporre dei supporti minimi per fronteggiare le emergenze, ma con chi non provvede a far funzionare le cose. “Mi piacerebbe tanto – dice alla Gazzetta del Sud, che ha riportato la notizia – regalare al presidente della Regione o all’assessore il cartone con cui è stata steccata la gamba di mio figlio”.

Nella foto: l’ospedale “Barone Romeo” di Patti (Messina)

Redazione