Inizia lunedì la disinstallazione dell’opera d’arte “Il Cantico di Librino”, un gigantesco murale allestito in uno dei quartieri più popolari di Catania, voluto dal mecenate e artista Antonio Presti, contenente 700 foto di donne, uomini, bambini ed anziani, tutti provenienti da quel quartiere su cui Presti opera da più di trent’anni.
Le foto sono poste in uno degli ingressi di Librino, accogliendo abitanti e visitatori in questo percorso di visi e sorrisi, legati da quelle parole che hanno dato inizio alla letteratura italiana: “Il Cantico delle Creature” di San Francesco.
Antonio Presti chiude così un progetto apprezzato da tutti i cittadini di Librino, con l’auspicio però di donare un’installazione artistica ancora più nuova. “Il Cantico ha fatto un bellissimo lavoro: ogni mattina, tutti i cittadini che passavano in queste strade, si sono riconosciute in questo valore universale di bellezza”.
Secondo l’idea di Presti, i volti dei librinesi “erano le note di un inno alla natura ed alla bellezza, e creavano un percorso fisico, ma anche artistico e spirituale, in cui era possibile perdersi per rinascere più luminosi. Il racconto di una vita che iniziava con gli sguardi dei più piccoli, procedendo via via per i visi degli adulti e le rughe degli anziani, fino alla ‘Sorella Morte’ che chiudeva la prima fase del murale per ricominciare ancora, un altro ciclo, un altro percorso, un’altra danza. Come aveva dichiarato il mecenate prima dell’installazione dell’opera”.
Le foto comunque verranno smontate e regalate ai soggetti ritratti che ne faranno richiesta, portando il loro valore artistico e spirituale nelle case dei librinesi: “È bello pensare ad un’opera d’arte che si smonta e che si distribuisce nelle case delle gente: il Cantico così continuerà a vivere”.
“L’arte – spiega Presti – è un processo spirituale, e per questo è giusto che si evolva secondo le leggi del tempo”. L’artista usa la metafisica per spiegare la scelta, “difficile”, di rimuovere tutte le foto del “Cantico di Librino”. Le 700 foto, ritraenti tantissimi librinesi – site nello stesso cavalcavia che dal 2009 ospita la Porta della Bellezza – verranno sostituite con alcuni scatti della fotografa americana Lynn Johnson: un progetto che vuole “eternizzare la quotidianità delle famiglie di Librino entrando nei loro ambienti, come i soggiorni, le cucine e le camere da letto”. Insomma, i ritratti del Cantico “allargano il proprio campo, rappresentando anche gli spazi vissuti dai cittadini del quartiere”.
“Il cittadino di Librino – spiega Presti -, incontrando ogni giorno un’immagine familiare accompagnata da una parola del Cantico, anche solo per un istante, si ricongiungerà a un suo Valore Universale. La mente, dopo essersi disconnessa dal suo ordinario quotidiano, si ricongiunge all’improvviso con il suo Sublime. Sarà quell’attimo di Eternità dal quale non si torna indietro uguali a prima. Sarà come entrare in una lavatrice spirituale e ricevere una sorta di battesimo di luce”.
Per realizzare gli scatti, Presti si è rivolto a diversi fotografi siciliani: Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, coordinati dal fotoreporter catanese Antonio Parrinello.
“Lo Spirito che anima il tempo è la trasformazione – continua Presti -: è bello pensare che le grandi installazioni, dopo un po’ di tempo, lascino spazio al nuovo. Non voglio che le mie opere diventino una testimonianza del passato, per questo è giusto che lascino il posto a progetti più nuovi, più innovativi, che continuino a volgere lo sguardo verso il futuro”.
Da Lunedì 7 Ottobre, dalle 9:00 alle 17:00, i soggetti ritratti potranno recarsi presso “Il Cantico di Librino” a richiedere la loro fotografia.
Redazione
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