“In uno dei momenti più drammatici per Paternò (Catania) viene approvato il bilancio di previsione, ma la notizia non è questa. La notizia è che il bilancio passa con i voti della pseudo maggioranza e grazie all’assenza della finta opposizione. I voti favorevoli alla fine sono 10, ma non sarebbero stati minimamente sufficienti se gli altri 14 consiglieri comunali fossero rimasti in aula. Con la loro assenza hanno determinato l’approvazione del bilancio. Perché, verrebbe da chiedersi. Semplice: per rimanere attaccati alle loro poltrone. Chiedono da mesi le dimissioni del sindaco indagato per scambio di voto politico-mafioso. Ieri hanno avuto l’opportunità di mandarlo a casa, ma si sono guardati bene dal farlo. Nei giorni scorsi avevamo suggerito le dimissioni in massa dei consiglieri, ma nemmeno quelle sono state prese in considerazione. Adesso si vocifera di una eventuale mozione di sfiducia, ma siamo certi che non riuscirà ad avere successo”.
E’ sferzante il Pd di Paternò nei confronti dell’intero centrodestra della città che, stando alle parole del Circolo coordinato da Salvatore Leonardi, sta attuando una sorta di “gioco delle parti”, in cui molti fanno il contrario di ciò che dicono.
Secondo i Dem, “in Consiglio comunale non esiste né maggioranza né opposizione. Sono tutti complici del baratro in cui è sprofondata la città”.
“Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Movimento per l’autonomia – è scritto nella nota – rappresentano un’unica grande compagine che tiene ancora in vita il Sindaco Nino Naso”.
“Le parole stanno a zero – conclude il comunicato -, ciò che conta sono i fatti. E i fatti dicono che non avete colto l’opportunità di mettere la parola fine a questa triste e lugubre esperienza. Non ci si dica, per favore, che lo avete fatto per amore della città. L’amore c’è, ma è quello per la seggiola”.
Nella foto: il municipio di Paternò (Catania)
Redazione
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