“Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell’arte contemporanea”. Mentre gli strali della Lega colpiscono il governo siciliano di Renato Schifani (stessa coalizione di centrodestra) per l’installazione di uno “scandaloso” (così scrive la commissaria leghista in provincia di Trapani, Eleonora Lo Curto) mega impianto agro voltaico che, a parere della parlamentare all’Ars, sfigurerà il volto di quel territorio (la superficie è situata tra i comuni di Gibellina e Santa Ninfa), il sito della Regione Sicilia ignora la denuncia di Lo Curto ed usa toni trionfalistici per la candidatura del comune della Valle del Belice (distrutto dal terremoto del 1968) a Capitale della cultura, come annunciato dal ministero della Cultura.
“Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste – dice l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – ci riempie di orgoglio e testimonia l’attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico”.
“Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro – aggiunge Scarpinato – Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali”.
Nella foto: Museo delle Trame Mediterranee. Gibellina, la Montagna di Sale di Mimmo Paladino, scultura di arte contemporanea all’aperto che ricorda la tragedia del terremoto del 1968
Redazione
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