“Sanare un immobile costruito abusivamente da un mafioso sulla riva del mare, solo perché è stato acquisito dallo Stato, è un’aberrazione giuridica, morale, etica e politica che il Parlamento siciliano non può permettersi. É una porcheria di cui l’Assemblea regionale non può e non deve macchiarsi”.

Lo ha affermato oggi in aula il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, in riferimento all’articolo 14 del disegno di legge Urbanistica.

“Le norme che regolamentano il divieto di realizzazione di immobili a 150 metri dalla battigia – continua De Luca – sono norme che prevedono divieti assoluti di edificazione a difesa del suolo, a tutela del paesaggio e dell’incolumità dei cittadini”.

“L’approvazione di un simile articolo – spiega il deputato pentastellato all’Ars -, oltre a destare dubbi di costituzionalità, costituirebbe un precedente pericolosissimo, che aprirebbe le porte ad altre sanatorie. Non ha senso ricordare la memoria di Borsellino, Falcone e degli altri magistrati morti per mano della mafia e poi approvare articoli simili, l’assessore al Territorio abbia il coraggio di dire che questa norma deve uscire da questo testo perché è assolutamente inaccettabile”.

Nella foto: abusivismo edilizio nella costa siciliana

Redazione