Il sindacato degli inquilini di Catania, il SUNIA, sottolinea ancora una volta il mancato recupero delle due torri di Librino al viale Biagio Pecorino e al viale San Teodoro. Gli stabili dovevano essere riqualificati da tempo (i lavori sarebbero dovuti partire già nel 2017), per ricavare almeno 144 alloggi.
Per la segretaria del SUNIA Sicilia, Giusi Milazzo, e per la segretaria del SUNIA Catania, Agata Palazzolo, è evidente un “immobilismo da parte del Comune del capoluogo etneo che non trova più giustificazioni”.
Milazzo e Palazzolo ricordano che nel 2017 “era stato comunicato che le palazzine sarebbero state riqualificate e ristrutturate con i Fondi del Pon Metro 2014/2020 e per ottenere ciò, considerato che le torri sono di proprietà dell’Istituto autonomo case popolati (Iacp), era stato sottoscritto un contratto di comodato gratuito fra Comune e Iacp. Il finanziamento di circa 12 milioni di euro per il risanamento è stato poi spostato sui fondi del Patto per Catania”.
A dicembre del 2022 il SUNIA apprese che almeno per una delle due torri, l’iter burocratico era in fase conclusiva e che per la primavera 2023 sarebbero iniziati i lavori. Nel maggio del 2024 venne comunicato che il finanziamento previsto “non era più sufficiente neanche per riqualificare una sola delle due torri e che per tale motivo era in corso un ulteriore accordo tra Comune e Iacp”.
Per la partecipazione ai lavori da parte dell’ente delle case popolari erano necessari circa 4 milioni di euro. Con questo accordo si sarebbe dovuto procedere alla riqualificazione di almeno una delle due palazzine.
“Ci venne detto che era già in corso di definizione il progetto, ma sta per finire il 2024 e non solo i lavori non sono mai iniziati ma non si hanno notizie certe sulla riqualificazione neanche di una sola delle palazzine – concludono le due segretarie -. Poiché attendiamo da tempo risposte da parte dell’Amministrazione comunale, è nostra intenzione procedere con una ulteriore manifestazione pubblica. A Catania assistiamo a un notevole aumento del numero delle famiglie in stato di povertà assoluta ed in povertà relativa. Nessuno può restare a guardare”.
Nella foto: le due torri del quartiere di Librino, a Catania, che da anni attendono di essere ristrutturate per essere destinate alle persone indigenti
Redazione
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