Il ministero della Cultura ha comunicato che la città di Mistretta (Messina) è tra le sei finaliste, unica siciliana, per la designazione di “Capitale italiana del libro 2025”, tra le venti città candidate. Il prossimo 29 novembre il dossier di candidatura, allora inviato, sarà discusso dalla giuria del premio (presidente Gian Arturo Ferrari, componenti Roberto Alfatti Appetiti, Domenico Minuto, Susanna Tamaro e Simona Vinci) in un’audizione da remoto. 

Grande soddisfazione ed entusiasmo ha suscitato la notizia nel paese dei Nebrodi e tra quanti, mistrettesi nel mondo, hanno partecipato alla stesura del dossier.

“Sicuri di aver già svolto un prezioso e propedeutico lavoro che faciliterà il compito dell’organizzazione degli eventi proposti – dichiara il sindaco di Mistretta Sebastiano Sanzarello -, convinti come siamo che la nostra città ed i propri cittadini saranno in grado di organizzare le manifestazioni all’altezza del prestigioso riconoscimento”.

“Mistretta – seguita il primo cittadino -, comune sciolto per mafia (il provvedimento risale ad alcuni anni fa, ma da un biennio, dopo le elezioni, si è insediata una nuova Amministrazione, ndr.), percorre la strada maestra della cultura per il proprio riscatto. La partecipazione a questo evento ha coinvolto tutta la città. Speriamo che la commissione giudicatrice valuti anche questo aspetto”.

In questo contesto, la proposta avanzata da questo giornale di inserire questa cittadina rinomata per le costruzioni in pietra dorata (donde l’altro riconoscimento di “Città di pietra”), di inserire Mistretta nel registro del Patrimonio Unesco dell’Umanità. Una proposta che al momento è oggetto di un vivace dibattito giornalistico fra varie autorevoli personalità che stanno facendo le loro proposte.

Le venti città candidate, secondo il regolamento previsto dal bando, erano Benevento, Butera (CL), Casalnuovo (NA), Castel Bolognese (RA), Chioggia (VE), Cuneo, Gallipoli (LE), Grottaferrata (RM), Ischia (NA), Latina, Macchiagodena (IS), Mantova, Mercogliano (AV), Mistretta (ME), Palombara Sabina (RM), Sant’Andrea di Conza (AV), Sorrento (NA), Subiaco (RM), Terni, Velletri (RM).

Entro il 30 novembre 2024 la giuria sottoporrà al Ministro Giuli il progetto della città proposta che diventerà Capitale italiana del Libro 2025. Alla città vincitrice verrà assegnato un contributo di 500 mila euro da parte del Ministero della Cultura.
Ad aggiudicarsi il riconoscimento negli anni scorsi sono state: Chiari (2020), Vibo Valentia (2021), Ivrea (2022), Genova (2023) mentre la Capitale del Libro di quest’anno è Taurianova. 
Nella foto: panorama di Mistretta (Messina)
Luciano Mirone