Il colpo di scena (l’opposizione parla di una vera e propria “rottura” all’interno della maggioranza) si consuma all’una di notte, quando la maggioranza dell’Assemblea regionale siciliana decide di rinviare l’esame della manovra economica al 27 dicembre, mentre ci si attendeva una conclusione dei lavori entro oggi. Pd e Movimento 5 Stelle parlano di “spaccatura fra il Governo regionale e la maggioranza che la sostiene.
“Schifani ora spieghi ai siciliani che la manovra non è stata esitata non per le barricate delle opposizioni contro una manovra, pur indecente, ma per colpa di un governo regionale che non riesce a parlare con la sua maggioranza dentro la quale le spaccature sono evidentissime. É prevalsa la ragione politica sugli interessi dei siciliani”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Per la Sicilia – continua De Luca – è l’ennesima occasione sprecata. Hanno tenuto in ostaggio per ore il Parlamento e i dipendenti dell’Ars, rinviando a dopo Natale, sperando in un clima più disteso per evitare lo spettro della gestione provvisoria che, a questo punto, comunque non mi sento di escludere”.
Rincara la dose il Pd. “Ancora una volta la maggioranza va in frantumi. È bastata l’approvazione di un emendamento del Pd all’articolo 11 della finanziaria per fare esplodere tutti i limiti e le contraddizioni di questo centrodestra irresponsabile, che invece di governare pensa solo a litigare”.
Lo ha detto Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, a proposito dell’esame della manovra economica a Sala d’Ercole, dopo che la presidenza dell’Ars intorno all’una di notte ha comunicato il rinvio dei lavori a venerdì 27 dicembre.
“Mentre la maggioranza fuggiva – spiega Catanzaro – il gruppo del Partito Democratico con senso di responsabilità è sempre rimasto in aula, insieme con le altre forze di opposizione”.
“Restiamo fermi sulla nostra posizione – aggiunge Catanzaro a margine dei lavori d’aula -: se il governo intende presentare un maxiemendamento, si individuino poche norme di alto profilo per provare a dare risposte vere alle emergenze della Sicilia. Ci auguriamo che alla riapertura dei lavori, il 27 dicembre, prevalga il buonsenso”.
Nella foto: l’interno dell’Assemblea regionale siciliana
Redazione
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