La III sezione della Corte di Appello di Catania conferma la condanna inflitta in primo grado a sei anni e otto mesi per Angelo Monaco, 70 anni, di Rosolini (Siracusa), e Paolo Mirmina Spatalucente (45), di Noto (Siracusa), accusati di estorsione con l’aggravante mafiosa ai danni dell’imprenditore di Belpasso (Catania) Mario Cavallaro, che nel 2014 li ha denunciati facendoli arrestare e innescando un procedimento giudiziario conclusosi ieri col giudizio di secondo grado.

Confermato anche il pagamento di 1.400 Euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali e di quelle relative al mantenimento durante la custodia cautelare in carcere.

La Corte, dopo la camera di consiglio, ha confermato per gli imputati “l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e lo stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena”.

Il Tribunale ha condannato Monaco e Spatalucente anche “al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali provocati alle parti civili costituite, da liquidarsi in separata sede civile, nonché alla rifusione delle spese di assistenza e difesa sostenute dalle stesse parti, che liquida, quanto a Cavallaro Mario, in Euro 3mila, oltre a spese generali, e in Euro 2mila e 500 all’associazione Antiracket e Antiusura Libera Impresa”.

I giudici catanesi hanno condannato inoltre gli imputati ad ulteriori spese processuali nella misura di 1400 Euro da versare rispettivamente a Cavallaro e all’associazione Antiracket Libera Impresa. Tra 90 giorni la motivazione della sentenza.

Questo un brano dell’intervista che questo giornale ha fatto all’imprenditore belpassese (attualmente impegnato in un altro processo per la presunta estorsione subita da altri clan) il 31 marzo 2019.

Cavallaro, quante denunce ha fatto?

“Trentasei. Alla Procura della Repubblica di Catania, ai Carabinieri di Paternò e ai Carabinieri di Belpasso. Il Nucleo operativo di Paternò mi ha sempre seguito. I due processi sono a carico del clan Aparo-Trigilio di Siracusa, di cui ho fatto arrestare (29 agosto 2014) il reggente Angelo Monaco, assieme al genero Paolo Mirmina Spatalucente, altro elemento di spicco catturato mentre, sotto il controllo delle Forze dell’ordine, versavo la tangente che mi aveva richiesto per dei lavori che avevo svolto a Ispica per la costruzione del Centro di protezione civile della Regione”.

Nella foto: l’imprenditore di Belpasso (Catania), Mario Cavallaro, da alcuni anni testimone di giustizia sotto scorta

Redazione