Quelle che vedete sono le immagini del Palazzetto dello sport di Belpasso, una struttura inaugurata negli anni Novanta e utilizzata giornalmente da centinaia di atleti dai cinque anni in poi che svolgono basket e pallavolo.
L’impianto, come si vede dalle foto, non gode di grande considerazione da parte dei politici locali, per i quali lo sport – una delle agenzie educative più importanti per la formazione dei giovani e per la deterrenza della devianza minorile – evidentemente non è in cima alla loro agenda amministrativa.
Guardare per credere: intonaci rotti o scrostati sia nella palestra sia negli spogliatoi, porte sfondate, canestri e tabelloni in stato precario, panche divelte, protezione dei neon saltati dopo una pallonata, impianto di riscaldamento che funziona ad anni alterni, eccetera eccetera eccetera.
Nessuno interviene, malgrado le varie sollecitazioni delle società sportive. Il paradosso è che, malgrado il lampante stato di fatiscenza – e con una struttura predisposta solo per la pratica della pallacanestro e del volley – l’impianto viene concesso perfino per giocare al pallone per un giorno la settimana, con quali possibili conseguenze per le pareti, per i canestri, per il tabellone elettronico (4mila Euro), per il pavimento in gomma (pare che qualcuno utilizzi addirittura le scarpe bullonate), per i riflettori, per la stessa incolumità dei calciatori non è difficile immaginare. Cosa si aspetta ad intervenire?
Luciano Mirone
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