Domenica 15 ottobre alle ore 18 al Teatro Ambasciatori di Catania l’associazione artistica culturale “LUCI DELLA RIBALTA” presenta L’ ANATRA ALL’ARANCIA celeberrimo capolavoro del teatro leggero, scritto da William Douglas Home e liberamente adattato dal commediografo francese Marc Gilbert Sauvajonun . La regia è di Giacomo Famoso che vedremo anche nei panni di Gilberto noto sceneggiatore protagonista della piece accanto alla moglie Lisa interpretata dall’attrice Maria Piana , che si occupa della casa , dei figli , ma è annoiata, e anche arrabbiata , perché il marito la trascura e la tradisce . La donna accetta la corte lusinghiera e crede di innamorarsi del Conte Francesco Maria Serravalli, interpretato da Emanuele Trapani col quale intavola una relazione con quello che crede il suo principe azzurro e col quale è intenzionata a rifarsi una vita. A questo punto Gilberto , accortosi di amare la moglie studia un piano per riconquistarla : una sorta di strategia di contrattacco che potrebbe rivelarsi un “boomerang” eppure decide di attuarlo per dimostrarle che “lui è il suo unico amore” e per smascherare l’amante che è “un viveur senza scrupoli che la prende in giro “ .Così organizza un week end a quattro , invitando la moglie e il suo amante e anche la sua segretaria Chanel interpretata da Adele Ferlito, una donna tanto scema quanto furba. Accanto a loro la fedele Tata interpretata da Maria Cavallaro che non nasconde la sua antipatia per Gilberto e il suo profondo affetto per Lisa che ha visto nascere e crescere. Lo spettatore si troverà piacevolmente colpito da quello che da piu parti è stato definito “spettacolo cult del teatro comico e titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della perfetta macchina teatrale” che gioca sui temi della fedeltà , dell’infedeltà, dell’amore e della gelosia, temi universali per tutte le epoche In un clima spassoso divertente , mai volgare . Una commedia dal ritmo serrato e dai veloci tempi comici dal complicato ingranaggio che mette a dura prova i sentimenti umani e provoca la riflessione. Il merito va senza dubbio alla regia di Giacomo Famoso , che in quest’allestimento ha snellito il copione originale , apportando degli interventi che rendono questa piece ancora piu briosa, ironicae divertente. <<Ho operato dei tagli al copione- ha spiegato Giacomo Famoso- perché troppo prolisso. Ho voluto snellirlo e creare nuove situazioni, estremizzando le situazioni comiche , rendendole ancora piu efficaci ed esilaranti sulla scia di un paradosso piu segnato come è lecito in un spettacolo di situazioni. Ho mantenuto i canoni di stileed eleganza e ho voluto dar voce ai valori su cui si è basata la vita di questi due coniugi e che loro avevano messo del dimenticatoio, trasferito nel sommerso della routine quotidiana. Inoltre ho voluto sottolineare come Gilberto in modo clownwsco prende di petto la situazione dimostrando che l’amante della moglie non è degno di lei , è un imbroglione , non è adatto a lei. Invece per quanto riguarda la Tata ho voluto caratterizzarla , renderla spassosa con le sue inflessioni siciliane e i suoi errori grammaticali >> Insomma ci sono tutti gli ingredienti per far divertire, emozionare e tenerlo col fiato sospeso fino alla fine .L’Anatra all’arancia vanta un numero eccezionale di messe in scena: celebre è la versione con protagonisti Alberto Lionello e Valeria Valeri,piu recente quella di Marco Columbro con Barbara De Rossi e poi ancora quella di Luca Barbareschi.Invece al cinema è famosa quella con Ugo Tognazzi e Monica Vitti con la regia di Luciano Salce. Senza peccare di presunzione possiamo dire che la piece diretta e interpretata da Giacomo Famoso non ha nulla da indvidiare alle altre versioni. Ma è il pubblico che dovrà trarre le conclusioni.Il cast : Giacomo Famoso , Maria Piana, Emanuele Trapan, Adele Ferlito , Maria Cavallaro ; assistente alla regia è Riccardo Di Benedettocostumi a cura della Sartoria Marini, la scenografia e di Franco Sardo, trucco e parrucco è di “Stili e dintorni”, luci e fonica Coco.
Redazione
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