E’ cosa nota da decenni che la curva della Lazio è composta (in parte) da fascisti veri e propri, che con uno striscione avevano anche “reso onore” ad un criminale di guerra, perverso protagonista della guerra dei Balcani. Ora hanno fatto la “bravata” di mettere la figura di Anna Frank con la maglietta della Roma, a “scherno” degli odiati avversari. Anche ignoranti. Non hanno capito, che, semmai, mettendole indosso la maglietta della Roma (ma a che punto siamo?), semmai “omaggiavano” la tifoseria rivale.
Anna Frank, a prescindere dal fatto che fosse ebrea (e allora?) era soprattutto una ragazzina che aveva scritto un bellissimo diario, pieno della gioia di vivere e delle nuove scoperte di una giovane vita che stava sbocciando. E che si è conclusa invece, poco tempo dopo, in un terrificante campo di sterminio nazista. Apoteosi dell’aberrazione umana del ‘900, e dell’intera storia dell’umanità.
Io ho diversi carissimi amici che sono “di destra”. Ma questa gentaglia è andata pure in strada a gridare “Duce, Duce”, a parlare di manganelli e a blaterare che la galera non li spaventa. Ebbene, che ci vadano davvero, in galera. Altro che “rischio” di non poter vedere le partite per otto anni. Perché l’apologia del fascismo per la nostra Costituzione è reato. Niente di meno. Reato. E non è forse apologia del fascismo mettersi a urlare “Duce, Duce” con corredo di varie frasi violente e saluti romani in voga durante il ventennio? Il Presidente della Lazio, per rimediare in qualche modo (senza però mai liberarsi di questa gente) aveva deposto una corona…e l’hanno gettata nel Tevere! Casa Pound vuole pure “celebrare” la marcia su Roma, facendola passare per una scampagnata. Ma celebrare che cosa? Le leggi razziali, l’alleanza con Hitler, la fine della democrazia, gli oppositori soppressi, l’Italia trascinata nel baratro della Seconda Guerra Mondiale? Chi non concorda con questo mio sfogo si astenga dal commentare. Non amo le polemiche.
Giuseppe Scaravilli
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