Maxi blitz contro il clan Spada. Sono 32 le misure cautelari che la Squadra Mobile di Roma e i carabinieri hanno eseguito dalle prime ore della mattina contro i vertici e gli affiliati del clan Spada a Ostia, accusati di ”gestire con metodi mafiosi la criminalità organizzata del litorale romano”.
Trentuno le ordinanze di custodia cautelari in carcere; l’unica ordinanza non eseguita è stata quella nei confronti di Nader Amna Saber Abdelgawad detto ‘L’egiziano’, nato in Egitto nel 1986, che risulta latitante e non presente sul territorio nazionale.
Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso che si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, al fine di commettere reati di omicidio, estorsione, usura, detenzione e porto di armi e di esplosivi, incendio e danneggiamento aggravati e altri reati contro la persona.
E ancora traffico di stupefacenti, attribuzione fittizia di beni e acquisizione, in modo diretto e indiretto, della gestione e comunque il controllo di attività economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici, il controllo di attività di balneazione sul litorale lidense, sale giochi ed esercizi commerciali di varia tipologia, finanziandoli con il prezzo, il prodotto e il profitto dei reati di estorsione, usura e traffico di stupefacenti e per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per il conseguimento e il mantenimento delle finalità dell’associazione.
PROCURATORE – “Questo provvedimento è una sintesi molto sofisticata di quello che abbiamo ricostruito negli anni. In questo provvedimento c’è anche il contributo di diversi collaboratori di giustizia, contributo che arriva da fronti contrapposti che hanno ricostruito le dinamiche criminali sul territorio” ha detto il procuratore aggiunto della Dda, Michele Prestipino, nel corso della conferenza stampa in Questura.
Tra le ordinanze anche quelle che riguardano Carmine Spada, detto ‘Romoletto’, considerato il capo del clan, e Roberto Spada, protagonista della testata al giornalista della trasmissione ‘Nemo’. Martedì scorso Roberto Spada, detenuto nel carcere di Tolmezzo, è stato rinviato a giudizio per l’aggressione alla troupe televisiva: l’accusa è di lesioni personali e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 30 marzo davanti alla nona sezione del Tribunale di Roma.
ECLISSI – L’operazione ‘Eclissi’ è stata eseguita anche con la collaborazione del Nucleo Speciale d’intervento del Comando Generale della Guardia Costiera.
RAGGI – “Roma rinasce” ha twittato la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Grazie a forze dell’ordine, Procura, Direzione distrettuale antimafia e ministro Minniti. Tutti insieme per dire no alla criminalità. #FuorilaMafiadaRoma”.
Adnkronos
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