“Non ci alleiamo con nessuno. La demolizione è cominciata. Abbiamo promesso di mandarli tutti a casa e li manderemo tutti a casa”.
No amici, chi parla non è un dittatorello di uno Stato Sudamericano, ma Beppe Grillo in persona, leader del Movimento 5 Stelle, qualche settimana fa orgogliosamente “postato” su facebook dai suoi sostenitori, convinti evidentemente che una frase del genere sia “rigenerante” per un Paese che rischia di finire come la Grecia.
Questo proclama onestamente mi fa paura. In esso, a mio avviso, è contenuta l’essenza di un progetto che, per non creare allarmismo, non vorrei chiamare eversivo, anche se confesso di aver pensato ad un termine del genere.
Che vuol dire “non ci alleiamo con nessuno”? Esattamente questo: che in un Paese largamente corrotto, il Movimento 5 Stelle crede di essere l’unico depositario del Verbo. Eppure in questo Paese corrotto le persone perbene esistono anche al di fuori di quel Movimento, dalla magistratura alle forze dell’ordine, dal mondo della scuola alla Chiesa, dal mondo del volontariato alla Società civile, perfino nei partiti.
Sissignore, nei partiti. Lo dice uno che non ha mai avuto tessere perché ritiene i partiti profondamente malati.
Ricordo la “Rete”, l’unico Movimento nel quale ho militato nella mia vita: cercava le alleanze con la parte migliore dell’Italia perché voleva cambiarlo davvero questo Paese.
Sì, perché all’interno dei partiti e delle altre istituzioni (soprattutto della Società civile) ci sono delle persone perbene con le quali è possibile dialogare e costruire l’Italia del domani. Invece Grillo lancia un proclama incredibile:
Non-ci-alleiamo-con-nessuno / La-demolizione-è-cominciata / Abbiamo-promesso-di-mandarli-tutti-a-casa-e-li-manderemo-tutti-a-casa. Stop.
“Perla” numero uno. “Non ci alleiamo con nessuno”. Traduzione: NOI, che siamo i MIGLIORI, non stiamo con il nemico, che è fuori di NOI.
Da una parte, dunque, NOI, la razza ariana. Dall’altra voi, razza di origine incerta, che siccome non siete NOI, siete diversi, dunque da bandire. Anche la gente perbene senza tessera di partito? Soprattutto, ed ora vedremo perché.
“Perla” numero due: “La demolizione è cominciata”. La demolizione di cosa? Del sistema dei partiti, ovvio. Sia delle cose cattive, sia delle (poche) cose buone.
Terza perla. “Abbiamo promesso di mandarli tutti a casa e li manderemo tutti a casa”. TUTTI chi? TUTTI senza distinzione. E NOI, Movimento 5 Stelle, ovviamente, prenderemo il loro posto. Occuperemo il Parlamento, le Regioni, i Consigli comunali.
Attenzione: Grillo e Casaleggio non dicono “rinnoviamo la politica”. Dicono: buttiamo via il sistema e sostituiamolo con il NOSTRO. Quale?
Per rispondere a questa domanda, devo raccontare un episodio che mi ha visto testimone e protagonista.
Ottobre 2012. Vigilia delle elezioni regionali in Sicilia.
Al mio paese, Belpasso (provincia di Catania), il sindaco Alfio Papale si candida alla Regione con la lista del Pdl. La campagna elettorale del primo cittadino verte su un leit motiv: votatemi perché sono l’unico candidato del paese che possa rappresentarvi a Palermo. Un modo per giocare sul campanilismo e farsi votare in massa.
Siccome combatto questo personaggio da circa trent’anni, tre giorni prima delle regionali scrivo un articolo suo mio sito (vedi), invitando i miei concittadini a non votare il sindaco per almeno sei motivi, ed esortandoli a votare la candidata del Movimento 5 Stelle, persona onesta, giovane e simpatica. Papale non viene eletto, l’attivista del M5S sì. Già questo dovrebbe dirla lunga sulla mia libertà di far politica e di schierarmi, a seconda dei momenti, con i candidati più credibili.
Intanto a Belpasso diverse persone della Società civile si fanno avanti – in vista delle imminenti amministrative di giugno – per propormi una candidatura a sindaco. Parallelamente alcuni rappresentanti autorevoli del M5S di Belpasso fanno la stessa cosa.
A questi ultimi dico: “Quella del M5S non è la mia storia, però vi propongo un’idea: per allargare il bacino dei voti, la vostra lista potrebbe allearsi con una lista di altissimo profilo della Società civile: andiamo alle elezioni e sbaragliamo il vecchio sistema”.
“Assolutamente no”.
“E perché?”.
“Perché il regolamento del Movimento 5 Stelle proibisce severamente le alleanze anche con le liste civiche. Grillo non lo permetterebbe mai”.
“Neanche con le liste civiche?”.
“Neanche. Se vuoi fare politica con noi, devi aderire al Movimento”.
“Addirittura”.
“Il regolamento dice questo, noi ci atteniamo”.
Già questo, per uno come me, è un orrore. Se poi pensiamo alla traduzione di un ragionamento del genere, è un’aberrazione. Cambiare l’Italia, per questi signori, non vuol dire allearsi con le persone perbene, ma “appartenere” all’unica formazione politica detentrice del Verbo: il Movimento 5 Stelle di Grillo e Casaleggio. Tertium non datur.
Prosegue la conversazione e dico: “Senza alleanze non andrete da nessuna parte, resterete all’opposizione per sempre”.
“Ti sbagli”, mi viene risposto. “Il nostro progetto è di diventare maggioranza assoluta nel Paese, e vedrai che con l’insoddisfazione che c’è in giro, ci riusciremo”.
A quel punto mi si accende la lampadina: guarda guarda che Grillo, con la scusa del programma d’avanguardia, la green economy, i rifiuti zero, il no al cemento, la rinuncia di una parte dello stipendio dei Parlamentari, la denuncia della partitocrazia, abbia in serbo qualcosa di pericoloso?
Nel Venti un certo Benito Mussolini fece una cosa del genere – programma di sinistra, dinamiche di democrazia interna decisamente autoritarie, marginalizzazione della stampa scomoda, eccetera – e sappiamo com’è finita. Quando Grillo dichiara alla stampa la stessa cosa, le lampadine che si accendono sono due.
Al che porgo timidamente una domanda: “Scusate, ma se delle persone che hanno militato con Raffaele Lombardo, con Totò Cuffaro, con Silvio Berlusconi, vi chiedono di aderire al vostro Movimento, che fate?”.
“Lo facciamo entrare. Il regolamento prevede che dopo tre anni possono iscriversi”.
Resto a bocca aperta. Basito. Riepiloghiamo: con chi da una vita fa durissime battaglie contro la corruzione, la mafia e i Comitati d’affari, il M5S non si allea. Con chi vuole riciclarsi sì, basta che espii tre anni. A Belpasso sta succedendo esattamente questo.
Per il comico genovese, il problema non è unirsi con la parte migliore del Paese per cambiarlo, ma creare un recinto, metterci dentro gli iscritti, dare l’illusione della democrazia, tenere tutto sotto controllo mediante internet, varare un bel regolamento, espellere chi disturba e prendersi in mano il Paese. Da soli. Niente male.
Intanto però a Belpasso il M5S – che nel frattempo ha trovato un altro candidato sindaco – rischia di diventare funzionale al sistema: non arriverà al ballottaggio, ma farà in modo di impedirlo anche a noi, che abbiamo ottime possibilità di vincere perché intanto hanno aderito al nostro progetto il Pd, il “Megafono” (lista del presidente della Regione Rosario Crocetta), e Sel. Se vincono i corrotti, poco importa. L’importante è salvare la razza e controllarla dall’alto, vero Grillo?
Sì, certo, poi arrivano gli adepti (ne ho conosciuti tanti e vi assicuro, senza alcuna ironia, che sono dei bravi ragazzi), contestano queste riflessioni, ti parlano di metup e di altre parole incomprensibili, girano i tacchi e se ne vanno.
Provate a parlare con qualcuno di questi. Fino a quando discettano della casta, fanno ragionamenti ineccepibili. Quando il discorso scivola sui metodi del loro Movimento , ecco che scattano reazioni da setta: frasi fatte, slogan triti e ritriti, parole senza senso mandate giù a memoria, magari per abborracciare qualche risposta in mancanza di argomenti seri. L’altra sera ho parlato per la prima volta con la parlamentare regionale che a ottobre avevo invitato a votare. Un politico di destra mi avrebbe quantomeno ringraziato, ma ragazzi, questo è il Movimento 5 Stelle, non so se mi spiego… Abbiamo parlato di questa storia, mi sarei aspettato un minimo di autocritica, invece niente, il solito disco rotto.
Nessuno – dicasi nessuno – che si permetta di mettere in discussione i Capi, i regolamenti interni, le espulsioni, nessuno che osa far casino e dire: “Io con queste regole del c… non ci sto”. Eppure vengono definiti “rivoluzionari”. Con gli altri. Ma indulgenti, fin troppo indulgenti, coi Capi. Al punto che, quando un paio di mesi fa mi sono permesso di scrivere un paio di righe su questa storia (solo un paio, non di più) alcuni della setta… pardon, del Movimento 5 Stelle, hanno girato la frittata: “E’ stato lui a cercarci per l’ambizione di fare il sindaco”. Certo, per l’ambizione… Ci ho riso su, ma ho capito che questi sono capaci di mistificare i fatti pur di non mettere in dubbio il Verbo del guru.
Eppure mi è stato insegnato che le vere rivoluzioni, prima di farle contro il sistema, devi farle dentro di te, mettendo in discussione, se è il caso, perfino tuo padre. Qui l’unica cosa che sanno dire è: “Lo prevede il regolamento, non possiamo farci niente”. Un’altra frase pericolosa, un altro alibi che giustifica l’azione dei vertici. Di queste giustificazioni la storia è piena: l’uso degli ordini che arrivano dall’alto è sempre servito come alibi per nascondere l’impotenza di ribellarsi a un Capo.
Invece qui si vive di internet, o al massimo di un dibattito segreto fatto negli agriturismi, magari dopo aver obbligato i parlamentari a salire sui pullman.
E poi, vorrei capire: chi internet non lo sa usare (o lo usa male) che fa, non partecipa ai dibattiti? Come si fanno le discussioni politiche? Attraverso la rete? Siamo seri!
I tanto vituperati partiti almeno hanno i Congressi: ogni anno ci vanno i delegati della “base” per confrontarsi con i vertici. Li criticano, li attaccano, gli leccano il culo, ma almeno lo fanno “de visu”, pubblicamente, non negli agriturismi segreti; almeno hanno la possibilità di guardarsi negli occhi, di sorridersi, di imbronciarsi, di incazzarsi, di studiare l’espressione dell’altro, di dialogare con gli occhi, di osservare i tic, insomma di fare delle cose umane.
La razza ariana, invece, “dialoga” tramite il “metup” . Parlano ma non approfondiscono nulla perché il linguaggio di internet non ti permette di argomentare sufficientemente. Intanto i recinti si chiudono. Al massimo puoi parlare con chi pascola fuori dalla palizzata. Ma guai se decidi di aprire il recinto e di pascolare liberamente nella prateria. Grillo dall’alto ti guarda. Casaleggio ti protegge.
Le mie idee non sono di sinistra, ma credo che oggi si debbano superare le distinzioni di una volta e che le persone oneste si debbano unire finalmente per cambiarlo questo paese, ed emarginare chi ci ha ridotto così. Le scrivo perchè condivido la sua analisi sul M5S e su Grillo, spaziano da Destra a Sinistra sfruttando la situazione di malessere degli Italiani, ma mancano di una visione più ampia, di una progettualità. Il web e la tecnologia non possono essere il vangelo,l’unica via maestra ma solo uno degli strumenti di confronto. I loro esponenti sembrano dei robot privi di personalità, privi della capacità di esprimere un loro pensiero. Potrei condividere l’idea di non allearsi alle elezioni nazionali ma alle amministrative proprio no, non lo riesco a capire. Belpasso non è l’unico esempio perchè citerei anche Catania dove un alleanza con Caserta avrebbe davvero potuto far saltare il banco e battere i due candidati della vecchia politica. Non vorrei che avesse ragione Einstein quando disse: ‘Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti’ “. Chiedo scusa per essermi dilungato, ma volevo semplicemente complimentarmi per l’analisi lucida fatta sul movimento
Non leggo mai lettere troppo lunghe. Questa si e la sottoscrivo. Quando alle regionali i cinque stelle hanno portato all’ARS quei quindici deputati pure io ,benchè fossi un “avversario” ero contento. Avevo pensato, illudendomi, che almeno avremmo potuto avere un punto di riferimento. Altro che riferimento, questi sono una setta che tra l’altro non ha una sola ricetta per rilanciare l’economia. Certo non è colpa loro se, catapultati nell’inferno, sono impreparati sotto tutti i punti di vista ma quello che ti lascia a bocca aperta è proprio la presunzione di essere una razza diversa che ti guarda come se l’onestà e la competenza risiedessero solo nel simbolo stellato. E’ capitato nel “94 quando il trentacinque per cento ( ci sono cascato pure io ) credeva che fosse arrivato il salvatore. La storia si ripete ma il voto di protesta non aspetta vent’anni. La scelta dell’aventino di qualche settimana fa ha fatto ricredere molti elettori arrabbiati che avevano dato credito il 25 Febbraio. La risposta del Friuli è stata netta, voglio sperare che diventi Domenica un vaffa da tutta Italia. Per fine mese ho in programma un salto a Belpasso, chissà che non ci si possa incontrare.
Quannu a iatta non arriva o ficutu, dici ca feti.
Dedicato a te Luciano.
Con devota riconoscenza per l’autogol che ti sei inflitto con questo articoletto di dis-in-formazione, saluti, Riccardo Sambataro.
Devo dire che l’analisi di Luciano mi pare un pò parziale e cerco di spiegare pur nella necessità di essere breve. Sulla vi8cenda del movimento la rete sappiamo tutti come è andato a finire e LUciano creddo che avrebbe dovuto fare tesoro di quella esperienza. Dico qui solo che ognuno è andato per la sua strada in un continuo rinnegamento di quei principi che avevano ispirato la rete.Sul M5S che ancora si continua a tacciare di populismo, fascismo e privo di proposte bisogna evirare giudizi superficialim ed andare a leggerei programmi del movimento. Penso chwe riulti abbastanza facile capire come tutti i partiti, per pararsi il colpo dell’assoluto vuoto politico in termini di progetti e proposte, è andato a saccheggiare proprio il programma politico dei 5S come se fosse dventata l’agenda anche del governo. Verificare per credere: Finanziamento pubblico ai partiti, ora dicono che Grillo ha ragione; reddito di cittadinanza, Crocetta vara provvedimenti che non sono altro che questo; uscita da equitalia,aiuti alle piccole e media imprese, abolizione province, riduzione parlamentari, ritiro missioni militari all’estero camuffate da missioni di pace, rinuncia alle spese militari, abolizioni privilegi della casta, ecc. Ma io chiedo a Luciano, nella campagna elettorale nazionale questi partiti ne hanno mai parlato di queste dfi questi argomenti. Il PD solo una cosa ha detto per tutta la campagna elettorale : chiedeva il voto per andare a smacchiare il giaguaro!! E abbiamo visto come è finita: con la grande democrazia interna che vanta il PD, senza consultazione alcuna con nessuno, ci sono andati a nozze con il giaguaro. Sul fatto delle alleanze mi pare contraddittorio quello che leggo nel tuo articolo, perchè qua non c’è bisaogno di fare alleanze organiche perchè il M5S non aspira a poltrone, ma a Crocetta ha assicurato il suo voto, senza accordi sottobanco e contropartite, per tutte quelle iniziative legislative che il M5S roiteneva meritevoli di essere votate. Se questo è un rimporovero al M5S non saprei come definire quelle maggioranze organiche che presuppongono proprio un sisstema ssparitorio di poltron, sistema al queae proprio gli iscritti non hanno mai avuto diritto di accesso. Le scelte sono avvenute solo al livello di veetici delle caste dei partiti. Allora dove sta la mancanza di democrazia??
Egregio Dott. Mirone, io la voterò perchè credo che sia davvero una persona onesta e pulita. Ciò premesso, la invito a ritrovare quel minimo di umiltà che serve a restare lucidi in momenti come questi, a ridosso dell’esito di questa squallida competizione elettorale. Perchè preferisco attribuire la quantità di inesattezze, banalità e presunzione che emergono da quest’articolo ad una momentanea perdita di lucidità, piuttosto che d’altro. In bocca al lupo, in ogni caso.
Alessandro.
Caro Luciano, ho letto il tuo articolo e, francamente, mi ha profondamente addolorato. Ho la sensazione che l’agone politico si sia ormai impadronito di te ed abbia offuscato quella parte del tuo cervello che stimavo tanto. Come sai non sono iscritto al M5S semplicemente perchè sono sempre stato di sinistra e iscrivermi in un movimento che si dichiara nè di destra, nè di sinistra non mi è congeniale. Ma questo non mi porta, nè sarebbe corretto, ad esprimere giudizi estremamente ingiuriosi come i tuoi, che parli di Mussolini e Grillo come se la storia si ripetesse, addirittura parli di razza ariana e amenità al limite del delirio. Arrivi a criticare mia figlia, che sta facendo un lavoro egregio alla regione e restituisce il 75% del suo stipendio di parlamentare tutti i mesi, ed è sempre presente con i suoi compagni, quando tutti gli altri banchi, compresi quelli del PD e di SEL, sono vuoti. E la critichi perchè non ti ha ringraziato!!! Ma cosa è successo: hai perso il lume della ragione?! CHI VIENE ELETTO NON DEVE RINGRAZIARE NESSUNO!!! perchè essere eletti deve essere più un onere che un onore, essere eletti NON DEVE PORTARE NESSUN VANTAGGIO O CONVENIENZA PERSONALE!!! Vogliamo o no uscire da questa logica meschina? Mia figlia non ha chiesto il voto a nessuno per sè stessa, neanche ai suoi parenti ed è stata eletta lo stesso (e ti ricordo che Belpasso le ha dato 200 voti!). Ho piuttosto la sensazione che ti sei reso conto che Luca De Luca è un ragazzo veramente in gamba, serio, colto, preparato, con le idee chiare e un’ottima capacità di sintesi politica di comunicatività e ti darà un bel filo da torcere. Se lo devi combattere, combattilo pure, ma combattilo con le idee e cerca di essere leale!
Buonasera Sig. Ciancio,
sono daccordo con la sua analisi, con il commento fatto dal Sig. Ciccio Toscano ed altri che hanno saputo vedere in quell’articolo farneticazioni a dir poco fuori luogo e fuori dal tempo; francamente non avrei voluto commentare questo articolo, l’ho letto più volte ed in tempi diversi per verificare se ciò che avevo capito con la prima lettura fosse una mia distorsione ed ho riprovato a distanza di qualche ora ma niente da fare, l’analisi fatta, le ingiurie e le classificazioni che sono state indicate sono un segno tangibile di chi non ha rispetto degli altri contrariamente a quanto afferma. Io mi sono avvicinato da poco al M5S, in passato non mi sono mai occupato di polita per il disgusto che la stessa mi induceva, ho seguito in modo superficiale ciò che il mondo politico proponeva ed in oltre un trentennio non ho mai visto cambiamenti radicali se non quelli che hanno portato sempre più soldi nelle tasche della CASTA, oggi grazie al M5S mi sto appassionando alla politica, per la precisione sto prendendo coscienza che la mia lotta assieme a quella di tantissima altra brava e onesta gente servirà a liberarci da questa schiavitù in cui Noi stessi ci siamo cacciati lasciando questi ladri la possibilità di depredarci senza reagire ma adesso basta. Per quanto riguarda Gianina e tutto il gruppo dei ragazzi che lavorano all’ARS, devo dire che stanno facendo un lavoro veramente fantastico, stoico oserei dire, senza lamentarsi se non per le continue diffamazioni gratuite che certa gente fa aprendo bocca senza sapere ciò che dice; li inviterei ancor prima di criticare, di verificare cosa si sta cercando di fare cosa il popolo del M5S vuole e ribadisco IL POPOLO non la setta ne tamtomeno il Beppe Grillo della situazione; Beppe è stato l’arco che ha scoccato la freccia il resto sarà la storia a raccontarlo, certa gente farebbe bene a pulirsi la bocca prima di esprimere pareri e dare sentenze. Auguro tutto il bene possibile a tutto il gruppo dei parlamenteri Siciliani ed un grande in bocca al lupo per il lavoro che sta svolgendo sua figlia.
Caro Giuseppe, leggere le tue righe mi ha fatto molto piacere: le avrei potuto scrivere io con le stesse idee e con lo stesso stile. Luciano ormai non merita commenti: l’ho ringraziato perchè il suo articolo mi ha fatto finalmente fare il passo di iscrivermi al M5S, cosa cui ero sempre stato restio. Ringrazio ancora più calorosamente te, perchè mi dai la conferma che ho fatto la scelta giusta.
lucidissima analisi!!magari dai toni forti in alcune righe.. ma rispecchia perfettamente la realtà del moVimento.. finalmente riappare il Luciano giornalista..
Parole in parte condvisibilii ma più di tutti non capisco un punto:
perché scrive contro il M5S che non si allea con nessuno (con nessuno su tutto il territorio nazionale) dando la colpa a a quest’ultimo se lei non riesce ad andare al ballottaggio e non guarda al suo interno? Perché a Belpasso i candidati di sinistra a sindaco siete lei e Saro Spina? Perché succede questo? Lo può spiegare con altrettanta schiettezza e rigore intellettuale? Perché vi siete divisi? Ripeto, perché sparare sul M5S e non denunciare che la sinistra a Belpasso è spaccata e la ferita è tristemente sanguinante e purulenta?
Perché paragonare il M5S al fascismo? Cosa c’entra il fascismo col M5S? Una su tutte: non mi sembra ci siano organizzazioni paramilitari che fanno capo al M5S che vanno a colpire l’avversario politico a manganellate.
Per questo condivido la sua analisi sulle “regole”, non le sue conclusioni. Ha provato a pensare che un soggetto politico così nuovo, e quindi fragile, abbia bisogno di un “recinto” proprio perché l’assestamento e l’equilibrio politico sono ancora work in progress e che le continue incursioni esterne (sono d’accordo con quanto scritto da Giuseppe) siano destabilizzanti sia per chi le compie che per chi le subisce? Non è l’ideale questo “recinto” ma per questo si discute, ci si confronta e stia tranquillo che il recinto verrà sostituito dal girello e così via, come di solito
succede a bambini con qualche mese di vita.
ancora
L’endorsement che lei riceve a questo articolo da parte del Sig. Mariano ferro, i forconi, non la fa riflettere su ciò che lei ha scritto? A me sì; ricordo il periodo del blocco TOTALE delle autocisterne di carburante e mai lo scorderò. In perfetto stile mafioso si costrinse al blocco tutti i siciliani onesti, e rimarco onesti perché i disonesti continuavano a girare tranquilli col pieno nelle loro auto e camion. Ricordo l’episodio di Paternò in cui si costringevano i passanti a pagare il padaggio per poter continuare il loro percorso… Brigantaggio? Mafia? Perché non sente il bisogno di prendere le distanze da questo abbraccio che a mio avviso è mortale nei suoi confronti? Glielo dico con sincerità perché oltre che giornalista e scrittore nonché stimato da me, lei da pochi mesi è un politico essendosi candidato a una carica pubblica istituzionale e pertanto la trasparenza deve essere come cristalli di quarzo.
I grillini di Belpasso, faranno quello che hanno fatto a livello nazionale, non governeranno, ma manterranno il paese nelle mani della destra.
Berlusconi a livello nazionale e Papale a livello locale, ringraziano per il grosso aiuto ricevuto.
Invece due sindaci di sinistra sono un vero toccasana per questo paese. Come al solito la colpa, quando i numeri non quadrano, è dei “grillini”.
dott. mirone non posso che esprimere il mio dissenso, credo che la sua lettura dei fatti non corrisponda interamente alla realtà del movimento. Lei come tanti parla dall’esterno, senza conoscere a mio parere il dettaglio del modus operandi di noi cittadini 5 stelle!
1) noi non siamo politici, alcuni hanno fatto politica o sono stati iscritti ad altri partiti, è vero, ma che c’è di male se un bel giorno uno si rende conto di essere stato preso in giro ed avendo capito che i partiti non sono tutto rose e fiori come si pensa decide di aderire al nostro progetto?? io ho votato a sinistra per anni, ho militato pure dentro i partiti (Ds di Belpasso) da semplice iscritto e ne conosco benissimo i meccanismi interni, i conflitti di interesse di chi ad esempio non voleva che si aumentasse il numero delle farmacie a belpasso: adesso se li trova alleati!
2)Lei ha chiesto un’alleanza con noi?? Le ribalto la domanda: cosa c’era di male ad entrare dentro il M5S?? Di cosa aveva paura??di Grillo??Ah si perchè l’immagine che voi giornalisti di regime sapete descrivere è quella del dittatore Grillo. Infatti è stato talmente autoritario che ci ha imposto dalla sua villa di Genova il programma per Belpasso!
3)il M5S è aperto a tutti i movivemti ma non fa alleanze, il nostro obiettivo non è che governi grillo, ma che si passi ad un nuovo modello di democrazia da delegata a partecipata! Non è Grillo al potere, ma i cittadini al potere!
4)Lei parla anche dei partiti ne contesta il loro modus operandi, ma di fatto si è alleato con loro e sarà sotto ricatto se dovesse governare la città!
5)Noi siamo gente che concepisce la politica come volontariato, come un modo per servire la comunità gratuitamente, come strumento di costruzione della comunità, noi vogliamo che tornino di moda parole come ONESTA’,GRATUITA,COMUNITA’,SOLIDARIETA’.Certo anche tra di noi ci può essere chi agisce in mala fede, ma le regole che lei non accetta e contesta ci sono anche in tutti i partiti , sotto forma di statuto e sono quelle che ci permettono di evitare cattive sorprese!Anzi io avrei inserito una regola più stringente: non 2 ma 5 anni prima di poter essere candidabile!
6)Noi pensiamo che lei come alcuni siete scesi in campo in buona fede ma cosa pretende di fare alleandosi con i vecchi marpioni della politica??? Il nuovo sarebbero il PD, il Megafono, SEL??? Il nuovo sarebbero i burattinai che si muovono dietro le sue fila pronti a tradirlo alla prima occasione??
Beh, sarà che ho il cervello offuscato, ma almeno sono libero di dire quel che penso senza il timore di essere espulso. A Giuseppe (se sei il mio carissimo amico Giuseppe Manfredi del M5S di Messina ti saluto affettuosamente) vorrei dire: tu che sei una persona onesta del M5S, ti alleeresti con me che non sono del M5S, ma che, come te, ritengo di essere onesto,per cambiare le sorti di questo Paese? Siccome spesso mi hai espresso stima (sempre se sei Giuseppe Manfredi di Messina), ritengo che risponderai di sì. Bene! Perché allora non possiamo allearci? Te lo dico io: perché la tua libertà di aprirti alle persone perbene non iscritte al vostro Movimento viene proibita da un regolamento 5 Stelle che mortifica la voglia di far politica in modo democratico. Altra domanda: tu, persona perbene del M5S, ti alleeresti con un ex seguace di Raffaele Lombardo che cambia casacca ogni due anni? Scusa se mi permetto di interpretare il tuo pensiero: secondo me non ti alleeresti, ma siccome il vostro regolamento prevede che questa gente può entrare nel M5S (scontati tre anni di espiazione), tu proprio con loro – oltre che con un sacco di gente perbene – sarai costretto a lavorare gomito a gomito. Come definisci questa cosa? Io la definisco antidemocratica e antipolitica. Ma il fatto preoccupante non è solo questo: è il fatto che nessuno di voi ha il coraggio di ribellarsi a questa aberrazione, è il fatto che nessuno di voi si ribella ai Capi, è il fatto che di fronte a certe sconfitte come quella di un candidato prestigioso come Umberto Ambrosoli in Lombardia (il padre Giorgio fu ucciso dalla mafia), il M5S ha fatto vincere Roberto Maroni della Lega. Se non è settarismo questo, cos’è?
In merito alla lettera di Mariano Ferro (che non conosco personalmente), egli ha espresso un’opinione personale sul M5S. Che dovrei fare, censurarlo? Mi dispiace, ma io sono una persona democratica e non censuro nessuno.
Caro Luciano, ho notato che un po’ di offuscamento ha lasciato il tuo cervello, così hai pensato bene di eliminare dal tuo articolo le tue lamentele per il mancato “ringraziamento” da parte di Gianina. Hai fatto bene e te ne ringrazio, però hai reso incomprensibile il mio commento! Visto e considerato che anche tanti tuoi elettori ti hanno manifestato il loro dissenso (non tutti ma tanti), visto e considerato che eliminare il mio commento non ti farebbe fare una bella figura, visto e considerato quanto ti scrive molto garbatemente il Sig. Palumbo che cerca di farti riflettere sull’opportunità di fare contemporaneamente il giornalista ed il candidato, visto e considerato tutto questo e lasciamo stare il merito, non sarebbe un bel gesto se lo eliminassi totalmente, se vuoi spiegandone i motivi con un minimo di autocritica?
Ognuno fa la propria analisi politica dal proprio punto di vista ma il risultato non cambierà: a causa dei “recinti” del M5S e della insistenza di Spina il rischio di riconsegnare il paese a Papale ed ai papaliani è molto probabile. Ha detto bene ieri Mirone che, ricordo a chi non c’era, ha attaccato allo stesso modo anche Spina: la sua candidatura a chi giova? cui prodest?
Grazie per questo bellissimo articolo. Spero che i suoi concittadini riflettano sull’opportunità di avere come sindaco una persona preparata e onesta come lei e la votino in massa.
signor Mirone non voglio entrare nel merito dell’articolo ma farle una domanda di tipo professionale.. Lei è un giornalista e la sua etica professionale le impone di trattare le notizie con imparzialità.Dal momento che lei propone la sua candidatura a sindaco di belpasso, si sta schierando politicamente, e questa scelta implica in se una perdita di quell’imparzialità che è a base del buon giornalismo. E come se per esempio il giocatore di una squadra di calcio si mettesse a fare il commentatore della partita. Di sicuro la telecronaca che sentiremmo sarebbe quantomeno di dubbia imparzialità. Sarebbe più corretto astenersi dal dare un giudizio giornalistico su una vicenda in cui si è coinvolti in prima persona, perche ne vale della sua immagine professionale, di sicuro molto piu importante per lei di quella politica.
1)A Giorgio Palumbo. Questo non è un articolo giornalistico, ma una riflessione che trae spunto da un’esperienza personale. Sono un cittadino al quale piace riflettere, dico e scrivo quello che penso. Posso farlo? In ogni caso – quando mi rivolgo a qualcuno di cui non condivido il pensiero – non uso termini come “vergogna”, farneticazioni” o altro. Ovviamente spero che si sia compreso benissimo (e se non si è compreso me ne scuso con i più sensibili) che per dare il senso di una situazione, sono ricorso a delle metafore che spesso – mi rendo conto – semplificano il pensiero di chi scrive, ma rischiano di non essere comprensibili a chi legge: non era mia intenzione fare paragoni fra Grillo e certi famigerati personaggi della storia d’Italia. Era mia intenzione, invece, raccontare un clima e dei fatti precisi che, a mio avviso, non giovano al futuro del nostro Paese. 2) A Umberto Ciancio. Caro Umberto, non capisco a cosa alludi quando dici che avrei “pensato bene di eliminare dall’articolo le mie lamentele per il mancato ‘ringraziamento’ da parte di Gianina” (parlamentare dell’Ars del M5S, n.d.r.). E non capisco quando aggiungi che addirittura avrei eliminato anche il tuo commento. Rileggi attentamente: non ho eliminato nulla perché sono abituato a prendermi le mie responsabilità e a rispettare le idee degli altri – sempre! – così come gradirei che gli altri rispettassero le mie senza insultarmi. 3) Ad Alessandro T. La mia riflessione questa volta riguardava il M5S, non la sinistra sulla quale mi sono espresso tante volte. Sinteticamente ti dico che non mi piace “certa” sinistra vecchia, inconcludente e spesso consociativa con la destra, e spero vivamente che presto se ne vada a casa. Sono convinto, tuttavia, che ci sia tanta gente perbene a sinistra con cui, a mio avviso, per cambiare la politica, bisogna dialogare: penso a Rita Borsellino, a Epifani, a Cofferati, a Rodotà, a De Magistris, a Leoluca Orlando, a Nando dalla Chiesa, a Giuliano Pisapia, a Massimo Cacciari, e a tanti componenti della Società civile con i quali, secondo me, il M5S ha il dovere di allearsi se vuole dare un serio contributo al cambiamento di questo Paese. In merito alla situazione locale, è vero, la scelta di un uomo del Pd di correre da solo rischia di essere oggettivamente funzionale alla Casta e ai Comitati d’affari, ma a questo siamo abituati. 4)Spero di avere risposto a tutti e di averlo fatto in modo esauriente. Spero che da queste righe si colga quel senso di autocritica personale che è necessario in ognuno di noi. E spero vivamente che anche altri facciano la stessa cosa.
Caro Luciano, non è vero che non hai modificato l’articolo ed è inutile che lo neghi perchè non me ne sono accorto soltanto io! Non ho pensato neanche un momento che tu avessi intenzione di togliere il mio commento: ti ho fatto semplicemente notare che, dopo le modifiche, il mio commento risultava incomprensibile perchè criticava cose che hai successivamente eliminato. Riguardo al fatto che utilizzi un mezzo di informazione (che, tra l’altro, si chiama proprio “L’Informazione”) per aggredire formazioni politiche a te concorrenti, nessuno te lo impedisce ma, secondo me, e non solo secondo me, risulta deontologicamente discutibile. Chiarito questo e chiarito che non ho colto alcuna autocritica da parte tua, credo che ormai la polemica sia sterile e inutile.
Sig. Ciancio, le faccio presente che i contenuti dell’articolo, dal momento della sua pubblicazione (24 maggio, ore 17:40), non hanno mai subito alcuna modifica, nemmeno di una virgola. Qualora volesse accertarsene di persona, controllando documenti, log d’accesso, dati revisione in backend e quant’altro possa aiutarla a convincersi del suo errore, la prego di contattarmi privatamente tramite l’indirizzo email che trova alla pagina dei contatti.
Sarebbe auspicabile che la massima libertà di espressione, garantita da sempre a tutti i commentatori di questo blog, venisse ripagata con la massima correttezza possibile. Grazie.
Antonio Longo (amministratore e moderatore del blog “linformazione.eu”)
E vero, rileggendolo bene il riferimento ai mancati ringraziamenti c’è: ho sbagliato e chiedo scusa.Peccato perchè mi era sembrata una seppur parziale ammissione dell’errore politico commesso, invece dell’autocritica non c’è nemmeno l’ombra.
Caro Luciano
condivido in pieno il tuo pensiero, come sempre!
Vi scrivo da Teramo. Abbiamo una situazione più o meno simile. Al primo turno i candidati sindaci erano 7. Non ci vedo nulla di male. E anche da noi il centrosinistra aveva più candidati. Al primo turno ciascuno in teoria (!) ha la libertà di votare chi più gli aggrada. Al ballottaggio ci vanno solo in due.
E allora devi decidere da che parte stare! Anche da noi il M5S (con l’8,24%) ha deciso di non allearsi, eppure vi assicuro che moltissimi punti del programma del candidato che andrà al ballottaggio (del PD) o dei programmi dei due candidati che hanno deciso di sostenere il candidato del PD (uno è sostenuto da SEL e l’altro da una lista civica) sono in comune con il programma dei 5S.
Voglio sottolineare inoltre altri aspetti:
1. solo il 34% della popolazione italiana ha accesso ad internet… quindi la vedo dura che il movimento di Grillo e Casaleggio possa superare il 50%.
2. La filosofia “tutti fuori!” non basta. Pure se i 5S riuscissero a cacciare tutti gli attuali parlamentari, ne verrebero eletti degli altri anche peggio. Vedi cosa è successo con Tangentopoli, la prima e la seconda Repubblica. Quello che non sento nelle parole di Grillo e company è “rinnovamento delle coscienze”….è qui che è il nocciolo della questione.
3. Confesso di non seguire molto il movimento, ma ho letto che è entrato a far parte della “giunta direttiva” Casaleggio junior. ???? Lo ha scelto la rete????????
Luciano in bocca al lupo per le elezioni!!!!!