Il suo grido di dolore contro la mafia e la politica collusa svegliò tante coscienze. Era l’indomani di uno dei delitti eccellenti più clamorosi d’Italia, quello del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, quando ai funerali l’allora cardinale di Palermo, Salvatore Pappalardo, pronunciò quella fatidica frase in latino che sarebbe rimasta impressa nelle coscienze di molti italiani: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”, mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata, e stavolta non è Sagunto ad essere espugnata, ma Palermo, povera Palermo nostra.
Un j’accuse clamoroso, mai sferrato da un uomo di chiesa, questa volta (era il 1982) non solo veniva fatto, ma in quella chiesa di San Domenico, nel centro storico palermitano, suscitava applausi interminabili da parte di una società civile fino ad allora distratta e assente. Fu quello il momento del risveglio dei “palermitani onesti”, che gradualmente si propagò in tutta Italia aprendo una stagione nuova di impegno e di denuncia che si sarebbe rafforzato dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio (1992) e che dura ancor oggi.
Nel giorno del trentaseiesimo anniversario della strage di via Isidoro Carini, l’Amministrazione comunale di Zafferana Etnea, paese di origine del cardinale Pappalardo, annuncia che il prossimo 23 settembre la città gli dedicherà la piazza principale.
“Zafferana Etnea – si legge nel comunicato – ricorderà un illustre cittadino che è stato una personalità di spicco nel panorama ecclesiastico degli ultimi lustri. L’Amministrazione Comunale pedemontana, guidata dal Sindaco Alfio Vincenzo Russo, ha infatti deciso di intitolare la principale piazza cittadina a Sua Eminenza Rev.ma Cardinale Salvatore Pappalardo, Arcivescovo di Palermo dal 1970 al 1996, nativo di Villafranca Sicula (AG) da genitori entrambi originari di Zafferana”.
Nel paese alle porte dell’Etna, si legge ancora, Salvatore Pappalardo visse la sua adolescenza, realizzando la sua formazione e maturando la sua vocazione. Successivamente proseguì gli studi liceali a Catania, prima di entrare in Seminario.
Adesso la Giunta zafferanese, nella ricorrenza del centenario della nascita, intitolerà all’illustre prelato l’ormai ex piazza Umberto, proprio sotto la scalinata della Chiesa Madre dedicata a Santa Maria della Provvidenza.
In mattinata, alle 11, l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina officerà la solenne celebrazione eucaristica nella Chiesa Madre di Zafferana al termine della quale sarà ufficialmente svelata la targa toponomastica di intitolazione della piazza, alla presenza del Cardinale Emerito di Palermo, Mons. Paolo Romeo, di altri prelati che hanno collaborato negli anni con Mons. Pappalardo, del sindaco della cittadina etnea, che ha fortemente voluto questa intitolazione, e di altre cariche istituzionali.
Nel pomeriggio, alle 17,30 l’Aula consiliare del Municipio di Zafferana Etnea ospiterà una tavola rotonda incentrata sulla personalità del Cardinale Pappalardo, “guida sicura per molti anni della Chiesa siciliana”.
Barbara Contrafatto
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